Il leader della Lega aveva definito il Presidente emerito della Repubblica un "traditore"
Il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma sulle affermazioni di Matteo Salvini nei confronti di Carlo Azeglio Ciampi, chiedendo di "verificare se l'aver definito "traditore" il Presidente emerito della Repubblica integri ipotesi di reato a carico dell'onorevole".
Dopo aver appreso della morte del presidente Ciampi, il leader della Lega aveva esordito con un post su Facebook in cui esprimeva "umano cordoglio e un pensiero alla famiglia", per poi aggiungere: "Senza dimenticare però che fu uno dei tanti (da Napolitano a Scalfaro, da Prodi a Monti) a svendere il lavoro, la moneta, i confini e il futuro dell'Italia." Una nota piccata, che ha suscitato indignazione e polemiche.
Nell'esposto presentato ai giudici dal presidente dei senatori dem, Luigi Zanda, si legge che "le parole di Salvini non possono essere considerate espressione di una libertà meritevole di tutela: la gravità dell'accusa di tradimento, la circostanza e i mezzi usati non consentono di ammettere l'intollerabile e pubblica denigrazione di cariche istituzionali. Il bene giuridico da proteggere resta l'onore e il prestigio dell'Istituzione repubblicana che è stato profondamente leso".
"A nulla può valere" che Salvini si sia "premurato di qualificare i suoi giudizi come espressi politicamente parlando", continua l'esposto di Zanda, "perchè nessuna legittimità può essere addotta riguardo a parole che hanno diffamato oltre alla dignità e la reputazione della persona di Carlo Azeglio Ciampi, l'azione e il pensiero di figure istituzionali riconosciute per un rigoroso profilo etico", il presidente Giorgio Napolitano, il senatore Mario Monti e l'Onorevole Prodi".
Immediata la replica di Matteo Salvini, che sulla sua pagina Facebook ha risposto al dem con un altro post: "Il capo dei senatori del PD, il signor Zanda, annuncia giulivo che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica perché valuti tutti i riflessi penali. [...] Per il Piddino le parole di Salvini sono miserevoli e inaccettabili. Non vedo l'ora di essere chiamato da un Tribunale a spiegare perché, numeri alla mano, certi sinistri signori hanno fatto il male dell'Italia. Che paura........... #ciaozanda".