Ai microfoni di "Stasera Italia" il vicepremier spiega i provvedimenti in atto per chi percepisce sopra i 4mila euro e non è in regola con le tasse
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"Sulle pensioni d'oro faremo due cose. Anzitutto tagliamo tutte quelle sopra i 4mila euro netti per chiunque non abbia versato i contributi. Inoltre adegueremo le pensioni d'oro all'inflazione solo per chi si è mostrato in regola: se hai percepito una pensione ingiustamente senza versare i contributi non solo devi darmi ciò che non potevi prendere, ma anche gli arretrati".
Così Luigi Di Maio, intervistato dall'inviata di "Stasera Italia" in onda su Rete 4, spiega le future intenzioni in merito a un tema molto discusso e che ha visto scendere in piazza molti di questi pensionati. "In questo modo ricaveremo circa un miliardo di euro di risorse, dimostrando che i soldi si potevano prendere e chi ci ha preceduto semplicemente non era intenzionato a farlo".
Questi soldi tuttavia non bastano a far fronte alla riduzione del deficit richiesta da Moscovici, ma Di Maio preferisce non esprimersi, spiegando che qualunque dichiarazione - sia di Moscovici, di Juncker, o dello stesso governo - fa parte di una trattativa in corso di cui è opportuno aspettare la conclusione.
"Non dobbiamo tagliare le misure - specifica però - per una semplice ragione: abbiamo considerato più soldi di quelli che servivano, quindi adesso con le relazioni tecniche ci stanno dicendo che ne servono meno. Quelli che avanzano li useremo per l'Europa. Voglio rassicurare che tutte le promesse fatte saranno mantenute, non c'è nessuna resa".
I pensionati d'oro si ribellano a questi tagli, dichiarando i provvedimenti una caccia alle streghe: dirigenti, banchieri, medici e manager d'azienda non hanno alcuna intenzione di passare per privilegiati. "Abbiamo contribuito allo sviluppo dell'Italia, non siamo parassiti e i nostri sacrifici li abbiamo già fatti. Ora vogliamo i diritti che ci spettano".