il presidente della bella Italia

Pertini, il presidente dell'Italia bella

Venticinque anni fa moriva il Capo dello Stato più amato dagli italiani. Quello del terremoto in Irpinia, del piccolo Alfredino, della Resistenza e del Mundial

24 Feb 2015 - 12:04
 © camera-dei-deputati

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L'Italia che ci piace ha la faccia, la storia e l'umanità di Sandro Pertini. E' un'Italia onesta, per nulla cialtrona, magari un po' collerica ma limpida e pulita. E' l'Italia fatta di gente che è disposta ad andare in galera per i propri ideali, a combattere contro una dittatura ingiusta financo imbracciando le armi se proprio non ci sono alternative.

Pertini, il presidente dell'Italia bella

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E' l'Italia del pallone, quella che dopo oltre 40 anni diventa campione del mondo. E' l'Italia del Quirinale aperto alle scolaresche e dei diritti dei lavoratori. E' l'Italia che vuole coniugare l'idea socialista democratica che non c'è giustizia sociale senza libertà. E' l'Italia che ama la passeggiate in montagna come i posti di mare ma che rifugge le tette finte esibite e le gare a chi ha il portafogli più gonfio.

E' l'Italia che crede nello Stato e che s'incazza da morire se dopo un terremoto questo non c'è. E' l'Italia che si commuove se ci vanno di mezzo i bambini. E' l'Italia del rispetto assoluto del Parlamento, sempre e comunque con la “P” maiuscola , perché l'uomo solo al comando lo si combatte, sempre.

E' un'Italia che c'è, nascosta, che quasi si vergogna a mostrarsi. Ad uscire allo scoperto. Ma che per 7 anni ha saputo che il primo cittadino ha combattuto per lei, perché era come lei. E che oggi spera che da ovunque si trovi il Presidente continui la sua opera, la vegli attento. Ne ha ancora molto bisogno.

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