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Per il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, "l'obiettivo è quello di evitare che la violenza sulle donne o addirittura l'omicidio sia commesso. Le pene severe servono, sono necessarie ma non riportano in vita la vittima e non esauriscono il problema". Per questo, ha spiegato, "stiamo ipotizzando un rafforzamento delle misure di prevenzione personali a partire dall'ammonimento nei confronti degli autori delle condotte violente e di informazione alle vittime, estendendo le possibilità e i casi di intervento del questore".