Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari intervistato da Nicola Porro spiega la sua posizione
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"Non è pertinente dire che sono un nemico dell'Italia, assolutamente. Il problema non è il 2,4% bensì il cosidetto deficit strutturale, veramente troppo grande; il secondo problema è che crediamo che la crescita in Italia non sarà così alta come vuole far intendere il governo". Inizia così l'intervento del Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici, nel corso di un'intervista a Quarta Repubblica - il programma condotto da Nicola Porro in onda su Rete 4. "Non sento di dover intervenire sulle questioni interne della politica italiana, non dirò al governo che bilancio dovrebbe redigere. Non ritengo di avere una posizione di rigore o intransigente, solamente imparziale. Se mi si concede la metafora, quando si gioca a calcio ci sono delle regole: sappiamo quando c'è una punizione, quando la palla è fuori, e per questo esiste un arbitro. Ecco, la Commissione Europea è un arbitro e deve essere imparziale", prosegue Moscivici.
"Quando agisco come commissario sono assolutamente neutrale e oggettivo. Potrei avere qualcosa contro il signor Salvini ma riguarda il cittadino che sono e questo non influenza il mio ruolo". E riguardo alla sua dichiarazione su "piccoli Mussolini in Europa" spiega che non intendeva offendere nessuno, né si riferiva a qualcuno in particolare. Infine ha voluto sottolineare, in merito al debito pubblico, che "è negativo per i cittadini e qualunque bilancio che lo aumenti va contro di loro".