Al Senato e alla Camera la Lega chiederà l'appoggio di Forza Italia e Fratelli d'Italia ma potrebbe non bastare
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"Chiedo ai senatori dell'opposizione di non votare la mozione di sfiducia presentata da Salvini". Con queste parole Pietro Grasso, senatore di Leu, prospetta nuovi scenari per il voto su Conte lunedì al Senato. Grasso ha infatti dichiarato di non voler "ballare sulla musica suonata da Salvini", invitando Pd, gruppo misto e Leu a non fare il gioco della Lega. "So bene che quest'esperienza di governo è, per fortuna, giunta al termine. Nonostante ciò non vedo perché tutti noi senatori dell'opposizione dovremmo trasformarci nei 'volenterosi carnefici' al servizio di Salvini".
"Se la mozione di sfiducia della Lega verrà votata solo dalla maggioranza - continua Grasso in un lungo post su Facebook - Conte non sarà tecnicamente sfiduciato. Politicamente dovrà dimettersi e sarà necessario un governo elettorale".
Infatti, se le opposizioni decidessero di seguire Grasso, la Lega potrebbe non avere i numeri necessari per sfiduciare Conte. Il Carroccio al Senato può contare su 58 voti, a cui andrebbero sommati i voti dei senatori di Forza Italia (62) e Fratelli d'Italia (18). Ma potrebbero non bastare. "Chiedo alle opposizioni di non partecipare al voto sulla mozione di sfiducia presentata dalla Lega - aggiunge Grasso - disinneschiamo questa sciagurata pazzia voluta da Salvini con gli strumenti propri della democrazia parlamentare". Anche alla Camera Salvini potrebbe incontrare le stesse difficoltà: qui la Lega può contare su 125 deputati, contro i 216 del Movimento 5 Stelle, quindi ritornano determinanti i voti di Fi e Fdi.