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La Corte dei conti commenta i rilievi mossi dall'esecutivo, che chiama in causa i magistrati, in relazione al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. I magistrati, si legge in una nota, manifestano "sconcerto e stupore in merito alle possibili e prossime iniziative del governo, riportate dagli organi di stampa, volte a ridurre gli ambiti di competenza della magistratura contabile sul fronte del controllo concomitante e a prorogare di nuovo e inopinatamente il cosiddetto scudo erariale, introdotto nel 2020, ormai in scadenza".