Il piano parte dal basso, spiega il premier, con gli enti locali protagonisti, ma è necessario lavorare insieme. Firmati, a Palazzo Chigi, i protocolli per i primi sei progetti bandiera
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"Quando si parla di coordinamento non è una cosa banale. È un continuo colloquio, quotidiano, che permette alle istituzioni di lavorare insieme. Quanto manca questo colloquio si perde il dialogo e si perde tempo". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la cerimonia di firma dei primi protocolli di intesa con sei Regioni per l'avvio dei Progetti bandiera del Pnrr.
I progetti vengono dai territori - "Voi siete i protagonisti del Piano, voi sarete quelli che questo governo vorrà sostenere e su questo potete contare incondizionatamente", ha sottolineato Draghi ai presidenti di Regione. "Il Pnrr - ha osservato Draghi - è spesso visto come un grande documento studiato da Bruxelles e Roma e ci si dimentica che i progetti vengono dai territori. Ogni momento di incontro è un momento di consapevolezza dell'importanza dell'attuazione di questi progetti, d'altronde tocca a voi presentare altri progetti, attuare quelli presentati e questi sono progetti di profondo valore strategico per il territorio".
Gelmini: qui per chiudere i primi protocolli d'intesa - "Siamo qui per chiudere i primi sei protocolli d'intesa di progetti bandiera ai quali ne seguiranno molti altri", "cinque di questi riguardano progetti legati all'idrogeno per contribuire alla decarbonizzazione", ha aggiunto il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, presente alla cerimonia insieme al premier e ai governatori di Puglia, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Basilicata. "Molti progetti bandiera riguardano proprio la missione della transizione ecologica, c'è una grande sensibilità delle Regioni su questo tema", ha spiegato la Gelmini.
Mattarella: con la guerra nuovo stop all'economia, centrale resta il Pnrr - "Dopo la crisi causata dalla pandemia e gli importanti segnali di ripresa nei comparti dei servizi, del commercio del turismo", l'aggressione russa all'Ucraina "sta generando un nuovo momento di arresto e involuzione", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La guerra, ha evidenziato il capo dello Stato, "sta provocando forti tensioni destinate a provocare aumenti dei costi, a partire dall'energia. Centrale, dunque, resta il Pnrr".