Nel testo sul tavolo del Cdm anche regole social e almeno una lingua straniera per la P.a., oltre a un stretta sul sistema di monitoraggio di Eco e Sismabonus
© ansa
Anche la Giustizia avrà il suo Comitato tecnico-scientifico, per il monitoraggio sull'efficienza e sulla ragionevole durata del processo civile. Lo prevede la bozza del decreto sul Pnrr, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Si tratta di un organismo di consulenza e di supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di "accelerazione e semplificazione" dei procedimenti civili. Il Cts sarà presieduto dal ministro della Giustizia o da un suo delegato e formato da massimo 15 componenti, per cui non sono previsti compensi.
Regole social e almeno una lingua straniera per la P.a. - Un codice per il "corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media", anche per "tutelare l'immagine della pubblica amministrazione". E la conoscenza di "almeno una lingua straniera" da verificare nei concorsi per accedere a un posto di lavoro pubblico: sono alcune delle novità per la P.a. contenute nella bozza del decreto per accelerare l'attuazione del Pnrr.
Fondi risparmiati a "Progetti bandiera" delle Regioni - I fondi del Pnrr potranno cambiare destinazione, all'interno della stessa missione, e andare a rafforzare la dote dei "Progetti bandiera" delle Regioni: nella bozza del decreto si prevede infatti che "eventuali economie realizzate a seguito di procedure di selezione dei progetti da parte delle amministrazioni titolari degli investimenti" possano andare ai Progetti bandiera "all'interno delle stesse missioni e componenti del Pnrr".
Stretta su controlli Eco-Sismabonus - Multe anticipate al 30 giugno (invece che da gennaio 2023) per gli esercenti che non accettano pagamenti con carte, aboliti gli esoneri per la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica delle fatture, potenziamento del sistema di monitoraggio dell'efficientamento energetico attraverso le misure di Ecobonus e Sismabonus fino al 110%: sono le misure anti-evasione contenute nella bozza.
Concorso Sud non fa il pieno, fondi a collaborazioni - Contratti di collaborazione per coprire i posti rimasti vacanti dopo le due edizioni del "Concorso Sud": è un'altra misura contenuta nella bozza. Si prevede che i fondi inutilizzati possano ora essere trasferiti alle amministrazioni per stipulare contratti di collaborazione a professionisti con le caratteristiche di quelle ricercate nei concorsi. Tra le misure proposte dal ministro Mara Carfagna anche un rafforzamento delle Zes e nuove risorse per i vincitori del bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia per fare fronte alle spese di gestione.