Polizia, Renzi annuncia: "Presto la riforma" Madia: "I corpi scenderanno da 5 a 4 "
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Intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico della Scuola di polizia, il premier spiega: "Usciti da crisi, ritrovare senso di appartenenza"
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"Dopo la fine della riforma della Pubblica amministrazione è difficile che siano ancora cinque le forze di polizia. Stiamo lavorando a un pezzo di riforma che riguarda anche voi". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2015 della Scuola Superiore di Polizia. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha aggiunto: "I corpi passeranno da cinque a quattro".
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Addio al Corpo forestale - Il ministro ha poi spiegato che la delega P.a. prevede già la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento nelle altre forze.
Oggi 305mila agenti in 5 corpi - La pubblica sicurezza è oggi affidata a 305mila agenti divisi in cinque differenti corpi: Carabinieri (105 mila), Polizia (95 mila), Guardia di finanza (60mila), Polizia penitenziaria (38 mila), Corpo forestale dello Stato (settemila).
Gli organici sono in continuo calo, dopo i tagli degli ultimi anni: polizia e carabinieri hanno subito una sforbiciata di 15 mila effettivi a testa in poco tempo. Nonostante cio', l'Italia rimane tra i primi Paesi europei per numero complessivo di agenti. Nel corso degli anni, in tanti hanno provato a mettere mano all'intricato sistema di sicurezza nazionale, ipotizzando anche soppressioni ed accorpamenti, ma le iniziative non hanno avuto esito. Non è infatti facile in Italia depennare con un tratto di penna istituzioni che hanno una storia secolare: i Carabinieri hanno da poco festeggiato con solenni cerimonie i 200 anni di vita. La polizia ha spento 162 candeline. Il Corpo forestale è stato fondato nel 1872, la penitenziaria ha le sue origini nel 1817.
Renzi: "Ritrovare senso di appartenenza" - "Siamo usciti dalla fase di emergenza". Lo ha detto Renzi alla cerimonia. Il premier ha poi aggiunto che "è necessario ritrovare la dimensione del bene comune". "E' fondamentale che voi siate forza di polizia, servitori dello Stato", ha spiegato.
Quindi "bisogna ritrovare il senso di appartenenza, che è una delle parole più belle, è il contrario di apparenza". Per Matteo Renzi "non dovete difendervi dai vostri colleghi, non dovete diventare i sindacalisti di voi stessi". "C'è un tavolo di discussione che abbiamo sbloccato con il ministro dell'Interno, anche sul piano economico", ha spiegato.
"L'identità - ha poi sottolineato - non sia miope e sterile". E' necessario "recuperare il senso di patriottismo critico". "Pensiamo all'Italia come il Paese dove tutto è ancora possibile", ha ribadito il presidente del Consiglio.
"Che un reato arrivi a prescrizione nega la dignità allo Stato" ed è "inaccettabile prescrivere la corruzione: per questo stiamo intervenendo", ha concluso.