Banca popolare di Bari: i numeri
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Il premier: "I risparmiatori stiano tranquilli". Il leader M5s: "Non faremo come altri che hanno ripulito le banche coi soldi degli italiani per poi regalarle"
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"Non tuteleremo nessun banchiere". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando del commissariamento della Popolare di Bari. Luigi Di Maio ha parlato di un eventuale salvataggio dell'istituto di credito: "Se dobbiamo mettere soldi pubblici in una banca per evitare che saltino i conti correnti dei pugliesi, quella banca deve diventare di proprietà dello Stato", ha detto.
Obiettivo del M5s - Se la Popolare di Bari dovesse diventare di proprietà dello Stato come ipotizzato da Di Maio, ciò consentirebbe di "creare la banca pubblica per gli investimenti, che è un obiettivo del programma del Movimento 5 Stelle e che, tra l'altro, è anche dentro il programma di governo", ha spiegato il ministro degli Esteri. Di Maio ha poi sottolineato che "non faremo come qualcuno in passato con le banche Venete, che furono ripulite con i soldi degli italiani e poi furono regalate (al prezzo di un euro) ad altre banche".
Di Maio attacca: "Ora aprire il vaso di Pandora" - Sul caso della Popolare di Bari, Di Maio ha aggiunto che in Consiglio dei ministri servirà fare chiarezza su ciò che è avvenuto e capire "chi ha ridotto la banca così". Il ministro ha poi attaccato: "La commissione di inchiesta sulle banche è ferma da un anno. Ancora bisogna eleggere il Presidente. È arrivato il momento di farlo. Quella commissione sono sicuro aprirà un vaso di Pandora. E non vediamo l'ora".
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Conte: "Risparmiatori di Bari devono stare tranquilli" - Il premier ha voluto tranquillizzare cittadini e risparmiatori. "Lo possiamo dire: tutti i risparmiatori di Bari e dintorni devono stare assolutamente tranquilli. Siamo un po' vivaci, ma siamo tutti responsabili e perseguiremo l'obiettivo in massima sicurezza". Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al ministero della Salute con il ministro Roberto Speranza per i primi cento giorni di attività del governo in materia di salute.
"Intervento con Mediocredito Centrale" - Sulla Popolare di Bari, ha precisato il premier, "interverremo attraverso uno strumento nella pancia di Invitalia, Mediocredito Centrale. Cerchiamo di fare di necessità virtù. Assicureremo a Mediocredito centrale le necessarie risorse per poi, con un fondo interbancario, intervenire per rilanciare la Pop Bari. Avremo una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica", ha aggiunto specificando che su questo caso ci sarà a breve un Consiglio dei ministri.
Bellanova: "Italia Viva c'è ma non abbiamo gli occhi bendati" - Il caso della banca pugliese divide il governo. Il ministro renziano, Teresa Bellanova, ha affermato che Italia Viva "è pronta a salvare gli istituti di credito insieme ai risparmiatori e ai posti di lavoro, ma non con gli occhi bendati", ha aggiunto.
Bellanova: "Evitare misure emergenziali" - Secondo il ministro dell'Agricoltura, "serve una strategia complessiva che eviti misure emergenziali. Sono stata avvisata del Consiglio dei ministri mezz'ora prima dell'inizio. All'ordine del giorno c'era un provvedimento delicatissimo, che riguardava il salvataggio della Banca Popolare di Bari, su cui peraltro avevo letto dichiarazioni che non lasciavano presagire una particolare ed urgente necessità per il governo di intervenire", ha affermato su Facebook la Bellanova. In ogni caso, ha aggiunto, "nessuno ci ha informato su un possibile commissariamento".
Aperta un'inchiesta dopo segnalazione Consob - La Procura di Bari, intanto, ha aperto un nuovo fascicolo d'indagine (modello 45 senza indagati né ipotesi di reato) sulla Banca Popolare di Bari dopo la lettera inviata dalla Consob, che ha segnalato il mancato invio delle informazioni richieste all'istituto sulla situazione dei conti. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, dovrà valutare se quanto segnalato dal presidente Consob, Paolo Savona, configuri ipotesi di reato.
Ulteriore indagine della Procura di Bari - Ma non finisce qui. Perché la Procura di Bari ha aperto un'ulteriore nuova indagine sulla Banca Popolare di Bari, oltre quella basata sulla lettera inviata dalla Consob. Questa nasce da un esposto presentato il 15 novembre scorso da un azionista che riguarderebbe gli aumenti di capitale del 2014 e del 2015. Anche in questo caso non ci sono al momento indagati né ipotesi di reato.