Foti: "Misura cautelare presa in via d'urgenza". Intanto si allunga la prognosi di guarigione del ferito
Il deputato Emanuele Pozzolo è stato sospeso dal gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia alla Camera. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza del gruppo, come spiegano fonti parlamentari, a seguito dell'incidente di Capodanno. "L'ufficio di Presidenza del gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia alla Camera - spiega il capogruppo Tommaso Foti - ha adottato in data odierna, in via d'urgenza, la misura cautelare della sospensione dal gruppo stesso dell'onorevole Emanuele Pozzolo".
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Il deputato, che ha trascorso gli ultimi giorni nella sua casa fra i monti del Biellese, è rientrato a Vercelli. La sospensione ha messo in bilico il suo incarico di coordinatore provinciale del partito. Alla Camera, comunque, Pozzolo non passerà al gruppo misto ma resterà al suo posto in attesa che si definisca la situazione (fonti parlamentari osservano che è un po' come accadde per Luca Lotti, che si autosospese dal Pd ma rimase nel gruppo). Pozzolo potrebbe inoltre essere chiamato dai provibiri del partito per fornire la sua versione dei fatti.
Sembrano destinati ad allungarsi i tempi della completa guarigione di Luca Campana, il 31enne elettricista di Candelo (Biella) rimasto ferito la notte di Capodanno da un proiettile esploso dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo (ma il deputato di FdI ha sempre negato di aver premuto il grilletto) durante una festa nei locali della Pro Loco di Rosazza. È quanto filtra da ambienti vicini all'indagine. I dieci giorni di prognosi indicati inizialmente dai medici terminano mercoledì ma ancora lunedì, come riferiscono i conoscenti, il giovane camminava a fatica servendosi di stampelle. È probabile che, in caso di persistenza dei disturbi fisici, vi sarà una nuova visita. Campana, con l'assistenza dell'avvocato Marco Romanello, ha presentato una querela contro Pozzolo, indicato come la persona che stava maneggiando la pistola nel momento in cui è partito lo sparo. Il proiettile gli si era conficcato nel quadricipite di una coscia; i medici lo hanno estratto dalla parte posteriore poco al di sotto del gluteo.
Sarà la consulenza balistica il prossimo passo dell'inchiesta della procura di Biella su Emanuele Pozzolo. Dopo il tour de force di lunedì, con l'intero pomeriggio trascorso ad ascoltare testimoni (fra i quali il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro), i magistrati hanno esaurito la prima tornata di accertamenti. La tabella di marcia prevede anche l'interrogatorio di Pozzolo, che resta l'unico indagato, ma solo dopo l'esito dello stub, il test che dovrebbe permettere di rilevare tracce di residui di polvere da sparo sulle mani o sugli indumenti del parlamentare.
Pare che i magistrati si siano formati un quadro abbastanza preciso della situazione e che non considerino il caso particolarmente complicato. Lo stub è stato eseguito più di cinque ore dopo lo sparo (le linee guida dell'Fbi raccomandano di restare entro le quattro ore) ma il fatto che i campioni siano stati prelevati anche dagli abiti di Pozzolo dovrebbe avere messo al sicuro l'accertamento: i residui, infatti, restano appiccicati agli indumenti anche per settimane. I tempi dell'inchiesta saranno rapidi compatibilmente con la difficile situazione della procura di Biella, dove sugli unici due sostituti in servizio gravano circa 1.200 fascicoli ciascuno e dove il capo, Teresa Angela Camelio, è costretto ad abbinare alle normali responsabilità di dirigente i turni e le udienze in aula, persino davanti ai giudici di pace.