"Predappio viene gestita con i canoni dell'ordine pubblico", ha spiegato il ministro
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Il raduno di Predappio e il rave party di Modena "sono cose completamente diverse, la prima è una manifestazione che si svolge da tanti anni, è una cosa diversa. Sul rave party c'era la denuncia del proprietario". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a chi gli chiedeva perché non ci sia stato un intervento a Predappio, mentre c'è stato al rave party di Modena. "Predappio viene gestita con i canoni dell'ordine pubblico", ha aggiunto.
"Esprimo grande soddisfazione per la sollecita e positiva soluzione della vicenda a Modena. Un grande
lavoro di squadra per il quale ringrazio le Forze di polizia, il Capo della Polizia, il Prefetto di Modena, l'Autorità giudiziaria, i vigili del fuoco e le autorità locali. Si doveva intervenire e si doveva risolvere velocemente la vicenda", ha spiegato il ministro dell'Interno, sottolineando che "è stato utilizzato un capannone a rischio crollo. Dunque chi ha messo in piedi l'evento ha posto in gravissimo pericolo tutti i partecipanti oltre ad arrecare danni ai proprietari delle aree, alla circolazione e al tessuto economico e commerciale".
"Le manifestazioni e gli spettacoli - ha osservato Piantedosi - devono essere organizzati rispettando le
norme, in particolare quelle sulla sicurezza, a tutela degli stessi partecipanti. Esiste inoltre un'industria
dell'intrattenimento fatta di tante imprese che non possono subire una illegittima concorrenza da parte chi opera in spregio a tutte le regole".
Meloni: "Predappio politicamente distante da me" - La manifestazione di Predappio "politicamente è una cosa distante da me in maniera molto significativa", ha spiegato in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il rave party di Modena - Alla fine ha vinto la mediazione e a metà mattina di lunedì si è concluso il rave party che proseguiva da sabato sera in un capannone a nord di Modena. La festa "Witchtek" doveva durare fino a martedì. Polizia e carabinieri sono intervenuti per eseguire il sequestro dell'immobile e gli occupanti hanno via via lasciato l'edificio senza disordini. Gli organizzatori hanno ripulito il capannone, altri sono rimasti accampati nei dintorni. Identificate circa mille persone e 150 veicoli.