Prove di pace all'interno della maggioranza. Dopo un primo attacco sulla riforma, il leader di Italia Viva frena. D'Incà chiarisce: "Nessun emendamento del governo"
"La decisione del governo di non inserire il lodo Conte sulla prescrizione nel Milleproroghe mi sembra un gesto di buon senso, che evita forzature e spaccature. Lo apprezzo". Lo ha scritto su Twitter Matteo Renzi, a poche ore dalle sue dichiarazioni che attaccavano l'esecutivo. Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico D'Incà, ha quindi confermato: "Il governo non presenterà nessun emendamento sulla prescrizione al Milleproroghe".
Il primo attacco di Renzi "Il lodo Conte è incostituzionale come spiegano gli esperti e noi saremo conseguenti con l'impegno a non votare la norma", aveva affermato Renzi in un'intervista ad Agorà su Rai 3". "Non si possono prendere in giro i cittadini e trasformarli in imputati a vita", ha detto nella convinzione però che "tornerà il buon senso. Ciò che faremo nei confronti di Bonafede lo verificheremo alla luce dei comportamenti del ministro stesso - ha precisato -. Se qualcuno vuole mettere una bandierina e trasformare un partito riformista in un partito giustizialista, beh con Italia viva ha sbagliato destinatario, con altri non so. Fino a questo momento ho un giudizio molto negativo per l'atteggiamento che Bonafede ha tenuto durante il governo con Salvini. La sua concezione giuridica non è la mia".
Zingaretti: "Italia Viva favorisce Salvini" Immediata è arrivata la replica del segretario del Pd, Nicola Zingaretti che, commentando a Repubblica la rinnovata minaccia di sfiducia a Bonafede in caso di conferma del mancato accordo in maggioranza sulla riforma della prescrizione, ha affermato: "Come volevasi dimostrare: dicevano di voler allargare il campo ai moderati per sconfiggere Salvini. Sono diventati estremisti che frammentano il nostro campo e fanno un favore a Salvini. Della sconfitta della destra, del lavoro, della crescita non si parla più. Solo polemiche create ad arte per nascondere la loro crisi. Salvini, Meloni e Berlusconi brindano. Complimenti".
Il tweet distensivo In un tweet, Renzi ha poi chiarito: "La decisione del governo di non inserire il lodo Conte sulla prescrizione nel Milleproroghe mi sembra un gesto di buon senso, che evita forzature e spaccature. Lo apprezzo. Quando arriverà la legge sulla prescrizione in Aula noi voteremo coerenti con le nostre idee e il garantismo che ci caratterizza. Adesso concentriamoci sull'emergenza crescita, sulla produzione industriale, sui dati negativi del Pil. L'Italia ha bisogno di ripartire dall'economia".
D'Incà: "Nessun emendamento del governo" "Il governo non presenterà nessun emendamento sulla prescrizione al Milleproroghe". Lo conferma il ministro per i Rapporti col parlamento, Federico D'Incà. Si sta lavorando a un lodo Conte ter? "L'obiettivo ora è lavorare sul Milleproroghe per chiuderlo domani e portarlo in aula", ha risposto.
Faraone (Iv): "Prendiamoci un anno per la riforma" "Prendiamoci un anno per approvare la riforma del processo, introduciamo elementi che lo velocizzino sensibilmente e poi decidiamo eventualmente come rivedere la prescrizione". Lo ha detto il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. "Non esiste nella giustizia giusta uno che è un po' condannato o un po' assolto, un po' colpevole o un po' innocente. Esistono i condannati o gli assolti in cassazione - ha affermato -. Quello è l'ultimo grado di giudizio, la sentenza definitiva. Per cui se abolire la prescrizione è giustizialismo puro, intervenire sulla prescrizione a seconda dei gradi di giudizio è fuori dalla grazia di Dio. Secondo me non ci sarà bisogno di rivedere proprio nulla. Questo sarebbe un modo saggio di procedere".