scontro aperto

Prescrizione, Renzi: "Bonafede si fermi, Iv voterà contro, mancheranno i numeri" | Il ministro: "Non accetto minacce"

Bonafede: "C'è chi ha lo scopo di ricordare agli altri la propria esistenza politica". Crimi: "Andiamo avanti, sulla prescrizione M5S non si ferma". Il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: "Polemica assurda"

02 Feb 2020 - 19:14

Clima sempre più teso nella maggioranza sull'abolizione della prescrizione. Alza (tanto) il tiro Matteo Renzi chiudendo la prima assemblea nazionale di Italia Viva: "A Bonafede dico fermati finché sei in tempo, perché in Parlamento votiamo contro la follia che avete fatto e senza di noi non avete i numeri in Senato". Immediata - e durissima - la replica del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: "Non accetto ricatti e minacce da nessuno. E vado avanti". Il capo politico reggente M5s, Vito Crimi: "Il Movimento non si fermerà".

Renzi: "Bonafede fermati, non avete numeri senza Iv" - "A Bonafede dico: fermati immediatamente perché noi in Parlamento votiamo contro la follia che avete fatto sulla prescrizione, non dite che non ve l'avevamo detto, noi tra poltrone e ideale e civiltà giuridica scegliamo i secondi. E non avete i numeri senza di noi al Senato, forse anche alla Camera, perciò rifletteteci bene". Così Matteo Renzi dall'assemblea di Italia Viva lancia quello che sembra un vero e proprio ultimatum al ministro della Giustizia sulla prescrizione. "Il 27 partirà la campagna sulla giustizia se qualcuno pensa che in nome del mantenimento dello staus quo veniamo meno ai nostri principi ha sbagliato clamorosamente".

Bonafede: "Non accetto ricatti e minacce da nessuno, vado avanti" - "Da Ministro della Repubblica ho sempre ritenuto fosse fondamentale lavorare e tenere i toni bassi, soprattutto nel rispetto dei cittadini a cui non interessano gli schiamazzi politici che tentano di colmare il vuoto dei fatti con le parole. Continuo a pensarla così. Ma ci sono anche momenti in cui, senza rispondere nel merito alle provocazioni che hanno soltanto lo scopo di ricordare agli altri la propria 'esistenza politica', vanno almeno precisate alcune minime regole per non abusare della pazienza dei cittadini". Così, su Facebook, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rispondendo alle parole di Matteo Renzi dalla prima assemblea nazionale di Italia viva. "Ho dato disponibilità a fare tutti i vertici necessari per dialogare, senza pregiudizi, e per apportare miglioramenti alle varie norme sulla giustizia. Infatti, sono state vagliate e sono ancora al vaglio diverse proposte per garantire certezza e celerità dei tempi - prosegue -. Continuerò a farlo perché è giusto che sia così. Questo è l'unico metodo possibile in un governo con diverse forze politiche. Ed è un metodo che dovrebbero rivendicare e difendere tutte le forze di maggioranza. Ma sia chiaro: non accetto ricatti e minacce da nessuno. E vado avanti".

Crimi: "Vai avanti Bonafede, su prescrizione M5s non si ferma" - "Forza Alfonso, siamo tutti al tuo fianco. L'Italia ha un enorme bisogno di giustizia ed equità. Valori sacrosanti, che meritano il nostro più grande impegno e misure concrete che li traducano in realtà. La prescrizione è una delle più importanti, ed è solo una parte della riforma che stiamo portando avanti. Sapevamo che avremmo potuto incontrare forti resistenze, ed è ciò che sta accadendo. Significa che siamo sulla strada giusta, sono certo che anche i cittadini ne sono consapevoli. Siamo entrati in Parlamento sull'onda di un forte entusiasmo e desiderio di cambiamento, che ancora oggi si percepisce in tutto il Paese. Quel cambiamento passa da riforme importanti, come quella della giustizia. Non possiamo fermarci, andiamo avanti!". Così su Facebook il capo politico reggente del MoVimento Cinque Stelle, Vito Crimi.

Orlando (Pd): "Polemica assurda, confrontiamoci" - Sull'attacco di Renzi e la replica di Bonafede sulla prescrizione, è intervenuto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: "Si sta sviluppando un'assurda polemica che rischia di coprire le critiche ragionevoli venute dai vertici della magistratura".

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