"VEDREMO A GENNAIO"

Prescrizione, Renzi: "Pronti a votare la legge di Forza Italia"

Secondo il leader di Italia Viva non c'è urgenza di intervenire prima della fine dell'anno sulla riforma Bonafede. Poi annuncia: "Voteremo il decreto sulla Banca Popolare di Bari e la fiducia sulla Manovra"

16 Dic 2019 - 19:59
 © Ansa

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Dopo l'entrata in vigore della riforma Bonafede che blocca la prescrizione dopo il primo grado, Pd e M5s "stanno cercando un accordo". Lo ha detto Matteo Renzi, spiegando che comunque gli effetti della riforma non si vedranno subito e dunque non c'è l'urgenza di intervenire prima della fine dell'anno. "Ci siamo detti pronti anche a votare la legge Costa (Forza Italia)". Sulla Manovra ha chiarito: "Voteremo la fiducia, soddisfatti per lo stop all'Iva".

Il salvataggio della Banca Popolare di Bari - Italia Viva non si opporrà al decreto approvato dal governo per il salvataggio della Banca Popolare di Bari. "Sì, ahimè, voteremo il decreto, è evidente", ha detto Matteo Renzi. Secondo l'ex segretario del Pd, "quando c'è un problema in una banca si interviene e si salvano i risparmiatori. Era così nel 2015 e lo è anche anche oggi". Ma "se quel decreto lo avessimo fatto quattro anni fa sarebbe successo di tutto in Parlamento", ha aggiunto. 

Attacco a Di Maio e Salvini - A proposito del salvataggio della banca, Renzi, attacca Matteo Salvini e Luigi Di Maio per quanto avvenuto ai tempi di Banca Etruria: "Ha cambiato idea chi ci ha massacrato nel 2015, cioè Di Maio e Salvini. L' ipocrisia di M5s è evidente, ma la nostra responsabilità è più grande della loro ipocrisia".

Percentuali e parlamentari - Renzi poi ha parlato del suo partito, dato al 5% nei sondaggi. "Non mi basta il 5%. Voglio arrivare almeno al 10%. Si chiama Italia Viva, non sopravviva", ha detto. Quanto al numero dei parlamentari, ha aggiunto: "Siamo 46-47, una bella pattuglia, non facciamo campagna acquisti". 

Proporzionale e legge elettorale - E a proposito di numeri e percentuali, l'ex premier si è espresso anche sulla legge elettorale. "Il proporzionale con sbarramento al 5% mi pare che possa andare bene a tutti i partiti, tranne a Leu. Una convergenza sullo spagnolo mi sembra un po' piu' complicata perché la Spagna ha votato quattro volte in quattro anni. A me piaceva il doppio turno, ma funziona se c'è un'unica Camera. La soluzione possibile mi sembra modificare il Rosatellum togliendo i collegi e con lo sbarramento al 5%", ha detto.

Il futuro del governo - Poi, alcune considerazioni sul governo e il suo operato. "Sull'Iva missione compiuta. Il governo ha finito la sua ragion d'essere sulla legge di bilancio, ora deve decidere cosa fare da grande", ha spiegato. "Il governo deve stare attento a non giocare sulle tasse. Poi abbiamo molte cose da fare. Il Paese è in stagnazione. Il reddito di cittadinanza, quota 100, condono, sono stati errori e se fosse per me li abolirei oggi pomeriggio", ha aggiunto. Secondo Renzi, poi, "bisogna rilanciare" e puntare sugli investimenti e lo sblocco dei cantieri perché "abbiamo 120 miliardi di euro fermi per la burocrazia".

La plastic tax va fermata Sulla plastic tax e la sugar tax, il leader di Italia Viva ha ribadito: "Nei prossimi mesi il Parlamento dovrà intervenire. La plastic tax non consentirà ai mari di essere più puliti ma ai lavoratori a vivere con maggiore difficoltà. Lo stesso vale per la sugar tax. Si rischia di colpire le aziende italiane". "Dobbiamo discutere dell'Italia dei prossimi dieci anni e non di misure semplicistiche e demagogiche", ha concluso.

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