Per l'ex ministro "è il momento più alto della democrazia, perché le persone scelgono direttamente il proprio segretario"
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Carlo Calenda sceglie il ruolo di scrutinatore al gazebo delle Primarie del Pd di Piazza del Popolo, a Roma. L'esponente dem, seduto insieme con gli altri attivisti, riceve i cittadini che arrivano per eleggere il nuovo segretario, controlla i loro documenti e consegna la scheda per votare. "E' il momento più alto della democrazia perché - spiega Calenda - le persone scelgono direttamente il proprio segretario".
Sabato l'ex ministro dello Sviluppo economico aveva invitato gli elettori ad andare a votare alle primarie: "Un gesto di democrazia e un modo per mobilitarci contro il tentativo del governo di farci uscire dall'Ue nel silenzio. Più siamo, meglio è per l'Italia".
Due ciambelle fritte a Gentiloni - Due ciambelle fritte con tanto di dedica a penna sulla busta di carta ("daje Paolo, un po' di zuccheri"): è il dono inviato da Calenda a Paolo Gentiloni. Il pacchetto è stato affidato a uno dei fotografi impegnati a documentare le operazioni di voto, che lo ha portato a via Goito, dove si trova il seggio in cui l'ex premier ha votato. "Gli fa bene, ci tengo... io scherzavo, gli faccio portare i cornetti perché gli voglio bene", ha detto Calenda ai fotografi. "Grande, grazie - ha reagito ridendo Gentiloni -. Ah, ma sta là Carlo? Fa lo scrutatore? Scruta... stupendo. Non le apro perché i politici che 'magnano' non vanno bene...".