STIME SULL'AFFLUENZA

Primarie Pd, Renzi: dopo scissione normale partecipazione più bassa

L'ex premier precisa anche che "con quelli andati via dal partito non si faranno alleanze"

27 Apr 2017 - 11:17
 © ansa

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"Dopo la scissione è normale che la partecipazione sia più bassa del passato, se è più di un milione va bene". Lo ha detto Matteo Renzi a Rtl 102.5 parlando dell'affluenza attesa ai gazebo delle primarie Pd del 30 aprile. "Comunque - ha aggiunto l'ex premier - la nostra è democrazia diretta, quella di M5s e Forza Italia è eterodiretta".

"Niente alleanze con chi è uscito dal Pd" - Durante un incontro del Pd a Pioltello Renzi precisa anche che "Con quelli che sono andati via dal partito, è ovvio che non faremo alleanze. Non perchè hanno insultato me, ma perchè hanno tradito decine di migliaia di militanti". Poi aggiunge: "La gente non ci capirebbe: se ci mettessimo insieme il giorno dopo le elezioni penserebbero a una questione di poltrone". Per Renzi, questo vale "a livello nazionale, non locale".

"In Francia esito chiaro" - Avete visto in Francia? Vanno al ballottaggio con il 23% dei voti uno e il 21% l'altro. Dopo due ore si sa chi va al ballottaggio e dopo 15 giorni si sa chi ha vinto". Matteo Renzi ha rivendicato l'utilità delle riforme istituzionali ispirate dal suo Governo. L'ex premier ha citato le elezioni presidenziali francesi dopo aver ricordato la sconfitta al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre. "La botta del referendum l'abbiamo sentita", ha sottolineato Renzi. "E tutti quelli che dicevano che dopo il referendum avrebbero cambiato il mondo hanno preso in giro gli italiani. Quei leader politici che hanno detto di votare 'no' al referendum hanno messo il Paese a livello istituzionale nella palude"

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