Ai gazebo per il voto un milione di persone
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Il Pd ha celebrato la giornata delle sue primarie. Si è votato per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico con il ballottaggio tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein. Sono stati 5.550 i seggi allestiti in tutta Italia, con 20mila volontari dislocati nei vari gazebo. Ammessi a partecipare al voto tutti i cittadini di almeno 16 anni d'età, anche privi della tessera del partito. Bastava la firma a una dichiarazione di sostegno al Pd e il versamento di un contributo di 2 euro. La commissione nazionale per il congresso ha reso noto che alle 13 i votanti alle primarie sono stati quasi 598.121. Letta: "Una grande festa di democrazia e partecipazione, supereremo ampiamente il milione di partecipanti".
Hanno potuto partecipare al voto tutte le persone con cittadinanza italiana, i cittadini e le cittadine Ue residenti in Italia e i cittadini e le cittadine extra-Ue con regolare permesso di soggiorno. Bastava dichiarare di riconoscersi nella proposta politica del Partito Democratico, di sostenerlo alle elezioni e accettare di essere registrati nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.
Il voto online è stato permesso soltanto alle persone impossibilitate ad andare presso i gazebo (per esempio malati o disabili) e alle persone residenti in zone disagiate distanti dai seggi. Per votare online era necessario produrre un'autocertificazione e pre-registrarsi sull'apposita piattaforma web dedicata, compilando il modulo con i dati richiesti entro il 18 febbraio. Il voto online avverrà sull’apposita piattaforma web, previo accesso tramite Spid. Per quanto riguarda i cittadini residenti o domiciliati all'estero hanno potuto votare attraverso la piattaforma online oppure, laddove presenti, presso i gazebo sul territorio di competenza. Capitolo fuorisede: era possibile pre-iscriversi fino al 22 febbraio per votare fuori dal Comune di residenza. Gli elettori ammessi 12.735.
La prima sfida da vincere è quella della partecipazione, perché i votanti alle primarie sono costantemente in calo dal record di 3,5 milioni raggiunto quando venne eletto segretario Walter Veltroni nel 2007. L'ultima volta, nel 2019 per Nicola Zingaretti, ai gazebo andarono 1,6 milioni di persone .
Ai congressi di circolo, che si sono svolti dal 3 al 19 febbraio, tra 4 contendenti (Bonaccini, Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli) il risultato è stato favorevole al presidente dell'Emilia-Romagna. Bonaccini ha infatti ottenuto il 52,87%, Schlein il 34,88%, Cuperlo il 7,96% e De Micheli il 4,29%. Incoraggiante il dato sull'affluenza: quattro anni fa per Zingaretti nei circoli votarono 93mila iscritti, poco più della metà dei tesserati dell'epoca. Stavolta gli iscritti che sono andati a votare sono stati 150mila, con un'affluenza che secondo i dati dei circoli si è confermata attorno al 50%-60% degli aventi diritto. Anche se i dati ufficiali del tesseramento non sono ancora stati diffusi, questo significa che le tessere quest'anno saranno almeno 250mila, quindi più di 4 anni fa, nonostante tutto.
Prima dell'appuntamento, il segretario Enrico Letta ha pubblicato questo messaggio su Twitter: "I gazebo sono aperti. Buon voto a tutti. Orgogliosi di una comunità che decide del proprio futuro con democrazia e partecipazione".