CAOS IN MOLTE CITTA'

Profughi, il centrodestra all'attacco Viminale: avanti con lo smistamento

Salvini: "Smettetela di coccolarli, prefetti a casa", Renzi chiama il Prefetto di Treviso. "Avvenire" contro il governatore Zaia

18 Lug 2015 - 20:18
 © ansa

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Da Roma a Treviso fermento contro la distribuzione sul territorio dei clandestini. Salvini che invita i Prefetti "a portarseli a casa" e "smetterla di coccolarli". Simone Alfano (FI): "Via il ministro". Ma dal Viminale fanno sapere che il piano di smistamento degli stranieri andrà avanti. Renzi ha parlato col Prefetto di Treviso. Ad oggi sono 84mila gli stranieri interessati dal sistema di accoglienza. E gli sbarchi non si fermano.

"Invece di rompere le palle ai sindaci e ai cittadini (italiani e immigrati regolari) che protestano - ha tuonato il leader della Lega, Matteo Salvini- che i prefetti facciano il loro lavoro e la smettano di coccolare migliaia di clandestini. Accoglieteli in Prefettura o a casa vostra, se li volete. Vabbé che dipendete da Alfano... ma vergognatevi!".

Poi aggiunge: "I prefetti devono essere mandati a casa, a cercarsi un altro lavoro. Quando torniamo al governo noi chiudiamo tutte le prefetture".

Per la presidente di Fratelli d'Italia,Giorgia Meloni, "i responsabili dell'ennesima mattinata di scontro sociale nella periferia di Roma hanno nomi e cognomi precisi: Matteo Renzi, Angelino Alfano, Ignazio Marino. Si dovrebbero vergognare. Per questi signori l'emergenza immigrazione si risolve facendo entrare tutti gli immigrati e stipandoli in luoghi lontani dagli occhi, ovvero nelle già degradate periferie".

Simone Alfano, esponente di Forza Italia, invita invece a "cacciare al più presto Alfano, un incapace chiuso a palazzo, che non avendo mai fatto politica sui territori non conosce i problemi connessi alla loro gestione".

Critiche, questa volta al governatore del Veneto Luca Zaia, arrivano anche dal quotidiano dei vescovi, Avvenire: "Aizzare il fuoco della protesta può condurre in territori pericolosi. Non serve al Veneto questa ondata di intolleranza, Zaia sa essere responsabile: sia governatore, non attivista di partito". E anche l'Unhcr si schiera a difesa degli immigrati: "Alimentare consapevolmente la retorica xenofoba e razzista nei confronti dei rifugiati, attribuendogli falsi privilegi ed indicandoli come causa di disagio per i cittadini italiani è pericoloso, poiché fomenta tensioni sociali di difficile gestione".

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