Al voto su Rousseau

Proposta di legge degli iscritti M5s: niente smartphone sotto i 16 anni

Tra le 20 idee che saranno votate sulla piattaforma Rousseau c'è anche l'inserimento del diritto a Internet nella Costituzione

05 Set 2018 - 16:47
 © ufficio-stampa

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Vietare gli smartphone ai ragazzi sotto i 16 anni. Inserire in Costituzione il diritto a internet. Introdurre in pianta stabile il voto digitale alle elezioni politiche e amministrative. Sono solo alcune delle 20 proposte di legge presentate dagli iscritti al Movimento 5 stelle in materia di cittadinanza digitale e che saranno votate sulla piattaforma Rousseau. Le più cliccate si saranno portate alle Camere dai parlamentari pentastellati.

Internet in Costituzione La proposta di introdurre una soglia minima d’età per l’utilizzo dei cellulari è stata ideata da un ragioniere di 50 anni che vorrebbe imporre un maggior “controllo da parte dei genitori sull’uso dei telefonini predisposti a internet”. Di segno opposto è l’iniziativa che si intitola “A scuola con i Tablet” e che punta alla diffusione dei libri digitali al posto degli zaini. Tra i più entusiasti c’è chi chiede che sia inserito “nella Costituzione della Repubblica italiana l’accesso a Internet come diritto sociale” e che la linea telefonica venga dichiarata tra i beni di prima necessità, equiparandola a quelle dell’acqua e del gas. In questa direzione si muovono anche le proposte per introdurre l’Iva agevolata per la connessione e per rendere gratis la banda larga in tutti i comuni italiani.

Voto digitale Due delle venti idee che saranno votate su Rousseau sono rivolte alla trasformazione digitale delle elezioni. La prima è intitolata “Esercizio del voto via internet”, e lo prevede sia per le amministrative sia per le politiche, mentre l’altra mira all’introduzione “del voto digitale sicuro e certificato” attraverso l’ausilio di “una infrastruttura informatica sicura”.

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