"Via ai rinnovi dei contratti con 7,3 miliardi messi in Manovra. Nella nuova direttiva pongo l'accento sulla performance e ai sindacati chiedo di misurare meglio la resa delle persone"
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Niente più aumenti a pioggia nella Pubblica amministrazione, ma premi al merito in una logica che dedica più attenzione alla performance. E' la linea che guida la nuova direttiva sul settore del ministro Paolo Zangrillo, che annuncia: "Stiamo chiudendo i contratti della vecchia tornata, recuperando un ritardo notevole che ho ereditato, e ora con 7,3 miliardi di euro messi in Manovra partiremo subito con i rinnovi del 2022-2024".
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In un'intervista alla "Stampa" illustra la situazione e spiega: "Bisogna fare i conti con la realtà e credo che questi 7,3 miliardi siano una somma veramente ingente, considerato il contesto in cui è maturata la legge di bilancio".
In merito alla nuova direttiva sulle premialità dei dipendenti sottolinea. "Dobbiamo introdurre in maniera significativa il valore del merito nella Pubblica amministrazione. Per questo ho emanato una direttiva sulla performance con la quale inserisco un concetto abbastanza rigoroso di premio del merito, proprio perché non è più pensabile continuare con la logica degli aumenti a pioggia".
E aggiunge: "Proporrò al sindacato la definizione di meccanismi per misurare meglio le performance delle persone. I nostri dirigenti, che sono innanzitutto gestori del capitale umano, dovranno ispirare il loro piano meritocratico alla logica del merito".