LA CORDA SI E' SPEZZATA

Puglia, Berlusconi: "Per me Fitto è fuori" "Voto il 31 è un escamotage del governo"

Il leader di Forza Italia a Lecce in sostegno della candidata Adriana Poli Bortone: "Lei è la persona giusta, votare Emiliano sarebbe un atto di masochismo"

16 Mag 2015 - 08:42

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"C'è chi ha fatto un'operazione di disturbo, una piccola operazione senza alcun senso politico e senza speranza. Qualcuno voleva andare oltre, ma per me è andato fuori". Così Silvio Berlusconi su Raffaele Fitto. Il leader di Forza Italia è giunto al Palafiere di Lecce dove si tiene il comizio in sostegno della candidata Fi alla Regione Puglia Adriana Poli Bortone. "Lei è la persona giusta per tutto il centrodestra", ha affermato.

Puglia, Berlusconi: "Per me Fitto è fuori" "Voto il 31 è un escamotage del governo"

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"Ho ritrovato in Adriana - ha spiegato il leader di Forza Italia - uno dei due ministri più efficienti del primo governo del '94. Lei ha ricordato la situazione della vostra regione che ha tantissimi aspetti che non sono sfruttati come ad esempio i vostri porti, noi avevamo fatto un piano logistico che questo governo non ha preso in considerazione. La Puglia grazie a 10 anni di governo della sinistra è scesa per quanto riguarda il prodotto pro capite al 92esimo posto su 96 regioni europee e questa è una sentenza di condanna assoluta nei confronti di 10 anni di governo della sinistra. Votare per il Pd ed Emiliano è un atto di masochismo".

"Bisogna combattere l'astensionismo" - In merito alla data dalle elezioni Berlusconi ha quindi puntato il dito contro il governo, sostenendo che il 31 maggio "è stato scelto apposta perché è dentro un ponte che porta i moderati alla vacanza, per noi il 31 maggio andare a votare è un imperativo categorico". E proprio sull'astensionismo ha spiegato che "il programma dei liberali si può realizzare solo con una grande forza moderata al governo. A chi è disgustato dalla frammentazione del centrodestra e preferisce non votare bisogna spiegare che è un atto di colpevolezza contro se stessi, contro la loro famiglia e contro il loro Paese".

"Basta con le troppe tasse" - Berlusconi ha quindi ripreso parlando delle tasse: "Basta con Equitalia e basta con le troppe tasse, come quelle sulla famiglia e sulle imprese e sul lavoro. Si chiama equazione della libertà e porta più consumi e aumento dei posti di lavoro, significa addirittura più entrare nelle casse dell'erario per aiutare i cittadini che sono rimasti indietro".

"Italiani votino con intelligenza i moderati" - E sulla situazione politica nazionale, ha sottolineato che "la missione dei moderati è quella che l'Italia non vada in mano ad una minoranza. Da qui alle prossime elezioni che avverranno al massimo tra due anni e mezzo, il nostro impegno è quello di convincere i nostri amici, familiari e conoscenti che sappiamo essere di sinistra ad andare a votare con intelligenza i moderati. Dobbiamo spiegare loro che dare voti ai piccoli significa non avere la maggioranza. I piccoli partiti, lo so per esperienza, non guardano mai all'interesse generale ma a quello dei piccoli leader". E parlando ancora, pur senza citarlo, di Raffaele Fitto, ha spiegato che "mettere in campo un piccolo partito significa sottrarre voti al centrodestra. Non funziona chiamarsi lealisti o ricostruttori, in Italia chi vota contro i candidati del suo partito è chiamato traditore".

"Daremo la pensione alle mamme" - "Viviamo in questo momento una situazione drammatica, le imprese falliscono, i giovani fuggono via o perdono il lavoro. Il Paese deve cambiare e lo deve fare partendo dal governo regionale", dice Berlusconi. Ma il suo progetto resta quello di tornare a guidare il Paese. "Voglio ringraziare le donne che fanno le mamme, il mestiere più duro. Il primo provvedimento che faremo se torneremo al governo sarà la pensione per le mamme".

La replica di Fitto: "Io fuori? Tu fuori dalla realtà" - Immediata la replica di Raffaele Fitto: "Al termine di 48 ore di flop in Puglia tra eventi annullati e sale 'ristrette', Silvio Berlusconi dice che io sarei 'fuori' (non si sa bene da cosa). Gli rispondo: sei tu fuori dalla realtà. Fuori dalla rivoluzione liberale. Fuori dalle speranze del 1994. Peccato. Sei dentro un triste bunker nel quale ti sei voluto rinchiudere".

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