non è la prima volta

"Putin manda qualcuno ad ammazzarlo", Di Maio minacciato sui social | Il ministro: "Continuo a condannare la guerra"

Il ministro è diventato bersaglio di intimidazioni: da "Prelevarlo e spedirlo nei gulag" a "Lo spedirei in Donbass". Conte: "Questi codardi vanno assicurati alla giustizia"

04 Apr 2022 - 20:07

"Putin manda qualcuno ad ammazzarlo". È una delle minacce rivolte, via social, al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a seguito della sua ferma condanna contro la Russia per l'invasione in Ucraina. Oltre a chi invoca Putin c'è chi scrive: "Prelevarlo e spedirlo nei gulag", "Lo spedirei in Donbass", "Ti faranno fuori". L'ex vicepremier tira però dritto senza esitazioni: "Continuiamo a lavorare per arrivare a un cessate il fuoco e chiediamo la de-escalation. Non saranno le minacce a fermare la nostra azione di condanna della guerra di Putin".

"Diamo il massimo per raggiungere una tregua umanitaria e ritrovare pace e stabilità in Ucraina e in Europa", ha proseguito Di Maio. Molte minacce al titolare della Farnesina sono state accompagnate da immagini di bare e dalla macabra Z, emblema della guerra russa in Ucraina. 

Il commento di Conte - Di Maio "è nuovamente oggetto di minacce di morte da parte di fanatici. Non basta però la semplice solidarietà: questi codardi vanno assicurati alla giustizia", ha affermato il leader M5s, Giuseppe Conte, commentando la notizia. "A lui va il mio sostegno e quello di tutto il Movimento 5 Stelle: non ci faremo intimidire".

Pioggia di solidarietà da Letta a Gelmini - Messaggi di solidarietà all'ex vicepremier sono giunti anche dalle altre parti politiche. "Solidarietà piena a Luigi Di Maio per i pesanti attacchi e le gravi minacce ricevute", ha twittato il segretario del Pd, Enrico Letta. Il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha invece dichiarato: "Le gravissime minacce ricevute via social non fermeranno il lavoro del ministro degli Esteri, al quale va tutta la mia vicinanza. Forza Luigi Di Maio. L'impegno dell'Italia per l'Ucraina e per la pace non si ferma". Ferma condanna delle minacce è giunta anche da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza: "Esprimo piena solidarietà a Luigi Di Maio per le frasi inaccettabili e criminali che gli sono state rivolte".

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