Dopo l'espulsione da M5S del sindaco Rosa Caupozzo, il vicepresidente della Camera nega di essere stato avvertito dei ricatti. Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai: "Ignoravo le minacce"
Luigi Di Maio si difende dopo le accuse secondo cui sapeva dei ricatti a Rosa Capuozzo, il sindaco di Quarto espulso da M5S. Sulle intercettazioni, il deputato scrive su Facebook che "tanti giornali affermano che sarei stato a conoscenza della vicenda da novembre. Lo desumono" da una frase del sindaco "che dice di avermi 'avvertito'". Ma, precisa, la Capuozzo si riferiva al consigliere Nicolais e riguardava l'aumento dei gettoni di presenza.
La difesa di Roberto Fico - Anche Roberto Fico pubblica sulla sua pagina Facebook lo screenshot della conversazione che lo riguarda. Si tratta dello scambio di messaggi avuto con il consigliere di Quarto Alessandro Nicolais in cui il deputato campano del M5S dice la ormai nota frase: "Andate avanti e cercate di lavorare tranquillamente".
"Ritengo doveroso, opportuno e necessario pubblicare il testo integrale del messaggio inviatomi da Nicolais a mezzo whatsapp il 15 dicembre e la mia relativa risposta - scrive il presidente della Commissione di vigilanzai Rai -. Ciò per chiarire in modo fermo e definitivo che le mie parole non erano rivolte affatto al Sindaco Capuozzo, né tantomeno erano un invito alla stessa a proseguire il suo lavoro nonostante le minacce che peraltro ignoravo. Si trattava della risposta veloce a richieste di chiarimenti espressi da Nicolais, persona che io nemmeno conoscevo, in merito all'espulsione di De Robbio e all'invito a presentarmi quanto prima a Quarto".