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Quirinale, Mattarella rieletto con 759 voti: è il più votato dopo Pertini | Le sue prime parole: "Emergenze richiamano al senso responsabilità"

L'intesa sul suo nome è stata raggiunta prima dell'ottava votazione: il Capo dello Stato aveva dato la sua disponibilità ai capigruppo dei partiti di maggioranza, saliti al Colle per chiedergli di rinnovare il suo mandato

29 Gen 2022 - 21:53
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Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica, ricevendo 759 voti su 1.009 con quorum fissato a 505. Prima dell'ottava votazione a Montecitorio, la maggioranza aveva raggiunto l'intesa sul Mattarella bis e l'attuale Capo dello Stato aveva dato la sua disponibilità. Il giuramento è previsto per il 3 febbraio. L'Aula ha salutato la rielezione con un applauso di oltre quattro minuti. Mattarella è il secondo Capo dello Stato più votato della storia italiana dopo Sandro Pertini (832 voti su 995). Le sue prime parole dopo l'elezione: "Emergenze richiamano al senso responsabilità".


"Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali differenti. I giorni difficili trascorsi nel corso della grave emergenza sanitaria, economica e sociale richiamano al senso di responsabilità". Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 


I presidenti di Camera e Senato sono arrivati al Quirinale per ufficializzare a Sergio Mattarella la sua rielezione a capo dello Stato.


La Cei esprime "viva soddisfazione" per l'elezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica. "Il Suo mandato possa dispiegarsi all'insegna di quei valori di libertà e di solidarietà contenuti nella Carta costituzionale di cui Ella è sempre stato garante attivo e rigoroso", dice il cardinale presidente Gualtiero Bassetti. 


La rielezione di Sergio Mattarella "è una vittoria di tutti", ha commentato Enrico Letta. "Credo che il Parlamento abbia dimostrato saggezza perché Mattarella era il presidente che volevano gli italiani", ha aggiungo il segretario del Pd.


Nell'ottava e decisiva votazione che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica, il Capo dello Stato ha ottenuto 759 voti, seguito da Carlo Nordio con 90 e Nino Di Matteo con 37. Al quarto posto Silvio Berlusconi (9 preferenze), al quinto Elisabetta Belloni (6), al sesto a pari merito Pier Ferdinando Casini e Mario Draghi (5), al settimo Maria Elisabetta Alberti Casellati (4). Le schede bianche sono state 25, mentre quelle nulle 13.


"Caro Mattarella, congratulazioni per la sua rielezione a presidente della Repubblica Italiana. L'Italia può sempre contare sull'Unione europea". E' quanto afferma presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un tweet scritto in italiano.


"Auguri, caro Sergio, per la tua rielezione": comincia così il tweet di Emmanuel Macron per la rielezione di Mattarella. "So di poter contare sul tuo impegno - continua Macron - affinché viva l'amicizia fra i nostri paesi e questa Europa  unita, forte e prospera che stiamo costruendo". Al tweet, il presidente francese ha aggiunto la foto delle evoluzioni delle pattuglie acrobatiche di Italia e Francia in occasione della firma del Trattato del Quirinale: "Viva l'amicizia tra l'Italia e la Francia!" conclude Macron, in italiano. 


La rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica "è una splendida notizia per gli italiani". Lo ha detto Mario Draghi, aggiungendo: "Sono grato al presidente per la sua scelta di assecondare la fortissima volontà del Parlamento di rieleggerlo per un secondo mandato".


Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica dopo aver superato il quorum dei 505 voti necessari. 


Si è conclusa nell'Aula di Montecitorio l'ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle Regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato dal presidente della Camera Roberto Fico. Diversamente che nelle precedenti votazioni, l'Emiciclo è pieno al massimo della capienza di grandi elettori. Piene anche le tribune. 


"La proposta di Elisabetta Belloni non è venuta in mente a me: me l'hanno suggerita Giuseppe Conte ed Enrico Letta. Poi, se Letta ha cambiato idea...". Lo ha detto su La7 il leader della Lega, Matteo Salvini. 


"L'asse giallo-nero-verde? Attenti a non confondere i cittadini con questi effetti cromatici. Ma insomma, non diciamo o rincorriamo le fesserie che vengono declamate a destra e sinistra: vi dico che i nomi su cui abbiamo trattato sono stati condivisi da Pd e Leu e io ho avuto l'incarico di negoziare con il centrodestra". E' quanto ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte in conferenza stampa. 


Per l'elezione del presidente della Repubblica il M5s ha "raggiunto i principali obiettivi" tranne uno, quello di eleggere una presidente donna. Lo ha detto Giuseppe Conte dicendo però che "ha vinto il Paese: noi non siamo né vincitori né vinti". E ancora, sul nodo donne: "La richiesta di convergere su una donna per noi era una battaglia, tanto che sul tavolo alla fine sono rimaste due candidature di donne di assoluta eccellenza, profilo e competenza". 


Se Mattarella fosse rieletto con tutta probabilità il giuramento avverrebbe giovedì 3 febbraio. Il presidente della Repubblica infatti è entrato in carica il 3 febbraio del 2015 data del giuramento. In caso di rielezione quindi il giuramento e il successivo discorso di insediamento si terrebbero nello stesso giorno in cui scade il primo settennato di Mattarella.


"Sono sollevato perché si rischiava di andare avanti tra veti, litigi e beghe. E sono tranquillo, ho fatto tutte le proposte possibili, soprattutto sul fronte femminile". Lo ha detto Matteo Salvini al Tg1. "Domani il Parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità. I litigi di questi giorni sul Colle non si riversino sul governo". 


"Penso che sia una giornata importante, lo hanno incontrato i capigruppo e il governatore Fedriga. Io stasera lo chiamerà per fargli i complimenti, aspetto però il voto. Non voglio...". Lo ha detto Matteo Salvini rispondendo a chi gli domandava se avesse sentito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 



"Non chiediamo le dimissioni della presidente del Senato, ma le chiediamo di proseguire nel suo ruolo". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico letta in una conferenza stampa alla Camera. 


Mattarella "ha riconosciuto che vi sarebbe stata la possibilità di eleggere personalità di alto livello, ma ha ancora una volta ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo ha pervaso e ci ha detto che farà del suo meglio". Lo ha detto Debora Serracchiani in conferenza stampa dopo l'incontro al Colle. E Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato: "Mattarella è un uomo delle istituzioni: ci ha accolto, ascoltato e ha accolto le istanze di un Parlamento che ha raccolto a sua volta le istanze di un Paese, con la sua solita capacità di comprendere i momenti che il Paese sta vivendo". 


"La figura di Mattarella fa felici tutti gli italiani". Così il leader del Pd Enrico Letta ha commentato l'accordo raggiunto sulla rielezione del presidente uscente. "Sono stati giorni difficili, pieni di tensioni che hanno raccontato una politica bloccata, ferma giocata tutta sui personalismi, non in grado di occuparsi delle questioni reali, concrete, di trovare soluzioni. Il nostro Paese ha bisogno di un rinnovamento politico e di regole e di entrare in una fase nuova. Basta con il trasformismo parlamentare". 


"Mi sembra che Mattarella dimostri un'altra volta di essere un uomo dello Stato. L'ho trovato determinato e la sua ulteriore disponibilità è segno della sua grande responsabilita'". Lo ha detto il presidente della Conferenza stato regioni Massimiliano Fedriga uscendo dal Quirinale. 


Al via nell'Aula di Montecitorio l'ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.


Fratelli d'italia voterà Carlo Nordio durante l'ottavo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica. Lo si apprende da fonti del partito di Giorgia Meloni.


Giorgia Meloni strappa con il centrodestra e annuncia che Fratelli d'Italia non voterà Sergio Mattarella. "Siamo di fronte a un'anomalia evidente - ha detto ai cronisti fuori da Montecitorio -. La rielezione non è vietata dalla nostra Costituzione solo in casi di emergenza reale, come può essere una guerra. Questa scelta è irrispettosa anche per il presidente uscente e per gli italiani, ai quali raccontiamo che non ci sono persone degne di andare al Quirinale. Siamo in un Parlamento in cui si preferisce barattare sette anni di presidenza della Repubblica con sette mesi di stipendio e questo non mi sembra dignitoso per la politica. Siamo fieri di essere l'unico partito entrato e uscito in questa votazione con la stessa posizione. Non mi vengano a raccontare che hanno vinto tutti: nessuno lunedì voleva il bis di Mattarella. Solo noi siamo un partito leale. E adesso bisogna rifondare da capo il centrodestra". 


"Ovviamente il presidente Mattarella si è messo a disposizione". Lo ha detto il capogruppo della Sudtiroler Volkspartei al Senato Julia Unterberger uscendo dal Quirinale. 


Sono usciti tutti insieme dal Quirinale i capigruppo dei partiti, che hanno incontrato il presidente Sergio Mattarella. Hanno detto soltanto: "E' andato tutto bene" senza aggiungera altro. 


"Il centrodestra dei partiti dovremo riqualificarlo, ridefinirlo e riconsiderarlo. Ci sarà da lavorare. Gli italiani di centrodestra largamente saranno d'accordo con noi". Lo ha detto Ignazio La Russa (Fdi) parlando con i cronisti fuori da Montecitorio. "Credo che voteremo con coerenza un nome di quelli che il centrodestra aveva indicato e poi non ha saputo sostenere fino in fondo". 



"Per il Quirinale abbiamo fatto dieci proposte ma alla sinistra non ne andava bene nemmeno una... A me non piace fare lo spettatore: quando siamo andati a vedere le carte degli altri, mi hanno fatto alcune proposte. Quando ne ho accettata una, hanno subito detto di no perché andava bene a Salvini". Lo dice Matteo Salvini alla riunione con i deputati, facendo riferimento a Elisabetta Belloni. "Incredibile che nel tritacarne sia finito il capo dei servizi segreti italiani, linciato sui giornali dalla sinistra e da un ex presidente del Consiglio". 





Tutti i capigruppo dei partiti sono arrivati al Quirinale per incontrare Sergio Mattarella. Tra gli altri, per Forza Italia Paolo Barelli e Anna Maria Bernini, per il Partito democratico Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, per il M5s Davide Crippa e Mariolina Castellone, per Italia Viva Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per la Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. 


"Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno". Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all'assemblea con i grandi elettori alla Camera. 


"Siamo stati costretti a chiedere il Mattarella-bis e questo è il segno di una crisi politica". Lo ha detto Enrico Letta, precisando che da Mattarella non vanno i leader ma i capigruppo. "C'era un'idea che andassero da Mattarella i leader politici - ha spiegato - ma io francamente ho pensato che in questa fase in cui le sgrammaticature istituzionali sono state già parecchie, la cosa migliore fosse quella che poi abbiamo deciso di fare e quindi i capigruppo andranno dal presidente Mattarella, che ha accettato di riceverli, a comunicare la volontà dei gruppi parlamentari di maggioranza". 


"C'è stata anche la fermezza, ho dovuto fare la parte del cattivo. Alcune parole sono uscite. Ho fatto una telefonata personale a Silvio Berlusconi perché nelle ultime settimane ho usato parole nei suoi confronti un po' forti, gli ho fatto gli auguri di pronta guarigione e gli ho spiegato che non c'era nulla di personale". Lo ha detto Enrico Letta durante l'assemblea dei grandi elettori dem. 


"Andiamo a testa alta, abbiamo scelto noi per il bene del Paese. Ci sono stati troppi veti, la situazione andava sbloccata e ci siamo presi una grossa responsabilità". Lo ha detto Matteo Salvini durante l'assemblea con i grandi elettori leghisti, incassando l'ovazione dei senatori e dei delegati regionali. A breve il segretario incontrerà i deputati. 


"Per quanto ci riguarda, la capacità di giocare di squadra è la ragione vera del successo. Non c'è individualismo, non c'è personalismo. C'è stata una capacità di distribuirci i compito. Ieri mattina, ve lo confesso, ho pensato che siamo un grande partito". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nel corso dell'assemblea dei grandi elettori dem.


Settima fumata nera per il Parlamento in seduta comune allargato ai delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica. Sono stati 387 i voti ottenuti da Sergio Mattarella. A Carlo Nordio, candidato da FdI, sono andati 64 voti mentre il pm Nino Di Matteo ha incassato 40 voti. Dieci voti sono andati a Casini, 8 a Belloni, 6 a Manconi, 4 Cartabia, 2 a Draghi, 2 a Emilio Scalzo. Le schede bianche sono state 60.


Lunga e affettuosa telefonata tra Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al Capo dello Stato il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione. Lo si apprende da fonti di FI in vista dell'elezione per il Quirinale. 


"E' stata una trattativa molto complicata, ma da parte nostra c'era serenità perché l'opzione Mattarella rimaneva sul tavolo, quella che la nostra comunità ha sempre apprezzato. A questo punto abbiamo continuato a lavorare per una figura condivisa. Sul tavolo ieri alla fine c'era una rosa ristretta anche con due donne su cui c'è stato un momento di convergenza. Da parte nostra non abbiamo mai fatto un nome ma alcune forze hanno opposto contrarietà. Il nostro sforzo è stato serio". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, lasciando Montecitorio.


Servirà una nuova votazione, l'ottava, che avrà inizio a partire dalle 16:30 dopo la fumata nera nel settimo scrutinio del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica.


I capigruppo della maggioranza saliranno al Quirinale alle 15 per incontrare il Capo dello Stato.


"L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell'interesse del Paese". Così Pierferdinando Casini. 


"Siamo molto soddisfatti dell'intesa sulla rielezione del presidente Mattarella, che segna un grande successo per il Paese, per il Parlamento, per la stabilitù dell'azione del governo. La saldezza e l'unità del Partito Democratico sono state poste al servizio della Repubblica e delle istituzioni". Lo dichiara Marco Meloni, coordinatore della Segreteria nazionale del Partito Democratico.


"Questo è il momento dell'unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l'unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato." Così in una nota il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato. 


"Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione". Lo dichiara in una nota il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "In ogni caso Fratelli d'Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell'interesse dell'Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità".



Si è conclusa nell'Aula di Montecitorio la settima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico. 


"Stamani son passato qui davanti andando alla Camera". Lo scrive su twitter Enrico Letta, segretario del Pd, pubblicando la foto di uno striscione davanti a un palazzo con su scritto: "Grazie Presidente Mattarella".


"È una grandissima gioia". Così il ministro della Salute e leader di Leu Roberto Speranza, uscendo dal vertice dei segretari della maggioranza, rispondendo ai cronisti sul Mattarella bis.


Si è raggiunta l'intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Lo confermano fonti dei partiti. "L' intesa su Mattarella è una grandissima gioia", ha detto Matteo Renzi lasciando la riunione. 


"Per noi la conferma del presidente Mattarella è una vittoria perché nel 2015 lo ha proposto Matteo Renzi, lo abbiamo indicato quando nessuno se lo aspettava sette anni fa, lo abbiamo votato allora e oggi lo rivotiamo con entusiasmo". Lo ha detto la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi.


E' terminato il vertice con i segretari dei partiti della maggioranza.


E' opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale "per il bene e la stabilità del Paese". E' quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi - si apprende da fonti autorevoli - al Capo dello Stato e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l'auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.


"Oggi pomeriggio si può andare finalmente verso la chiusura. In questi minuti si stanno creando le condizioni trasversali per recepire i chiari segnali del Parlamento. Non perdiamo altro tempo, serve stabilità". E' quanto scrive sui social il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia (M5s). 


"Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini. 


Anche nel Movimento 5 Stelle sembra ormai prevalere la linea del Mattarella bis. Le varie anime pentastellate si starebbero riallineando verso una riconferma dell'attuale Capo dello Stato, ipotesi che da settimane sta crescendo nella sensibilità della base parlamentare. In particolare dal Senato. Secondo fonti parlamentari, anche l'area vicina al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pur ipotizzando scheda bianca in un primo momento potrebbe convergere da subito sul nome di Mattarella.


Matteo Renzi, dicono fonti di Italia Viva, si mostra ottimista: "Stasera si chiude", dice sul Quirinale. 


"Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci". Così Giorgia Meloni su twitter.


E' iniziato il vertice con i segretari dei partiti della maggioranza. Secondo fonti qualificate, salgono i consensi per il Mattarella bis. Si fa strada, infatti, l'ipotesi di chiudere la partita Quirinale già stasera con la decisione della conferma dell'attuale inquilino del Colle. 


Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un colloquio di circa mezz'ora questa mattina con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio, a quanto si apprende, è avvenuto a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale.


Telefonata fra il segretario della Lega Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi. La conversazione è avvenuta mentre il segretario stava raggiungendo i suoi uffici alla Camera.


La Lega ha convocato d'urgenza i grandi elettori alle 14. E' quanto si legge in una nota della Lega. 


"Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, così la squadra non cambia: Draghi resta a Palazzo Chigi. È la mia posizione, poi non so nemmeno se c'è un vertice". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando ai giornalisti alla Camera. "L'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego".


"In risposta all'indecorosa immagine che il Parlamento sta dando in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, Fratelli d'Italia voterà Carlo Nordio.  Manterremo il voto su Nordio finché le altre forze politiche non convergeranno su questa scelta o finché non dovesse emergere una alternativa migliore.  Fratelli d'Italia non ha i numeri per essere determinante in questo importante passaggio politico, ma abbiamo le idee molto chiare: vogliamo arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile. E' quanto si legge in una nota di Fdi. 


"Prima di noi viene l'Italia". E' il commento che Pierferdinando Casini posta sul suo profilo Instagram, a commento dell'immagine della bandiera italiana.


"Il nome su cui si raccoglie la maggiore sensibilità mi pare sia quello di Pierferdinando Casini". Il leader di Cambiamo Giovanni Toti conferma che i centristi, ossia i gruppi che vanno da Fi a Udc e arrivano fino a Italia viva, stanno lavorando per portare il nome di Pier Ferdinando Casini all'ottava votazione per eleggere il presidente della Repubblica. E fiutata l'aria, anche il leader della Lega Matteo Salvini fa sapere: "Non abbiamo mai messo veti a nessuno".


"Bisogna considerare se non sia più serio andare dal presidente Mattarella e dire ripensaci". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, parlando con i cronisti in Transatlantico.


"Spero si riesca ad individuare un candidato comune e noi ci siamo trovato con Fi e con gli altri centristi e abbiamo dato mandato ad Antonio Tajani di portare al tavolo con la maggioranza il nome di Casini che e' autorevole come quello del premier Draghi". Lo afferma Maurizio Lupi presidente di Noi con l'Italia entrando alla Camera.


"Su indicazione del Presidente Berlusconi per la votazione di questa mattina Forza Italia ha deciso di astenersi. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.


"Non voglio alterare un equilibrio che abbiamo qui dentro, ma anche noi stiamo cercando di farci portavoce il più possibile trasparenti e leali, nelle condizioni date, di quello che ci sta dicendo il presidente" Silvio Berlusconi. "Come alcuni di voi sanno, perché ci parlano al telefono, e' assolutamente presente". Lo ha detto Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato di FI


Il vertice dei leader di maggioranza è stato sospeso e riaggiornato. "Conte non è venuto", spiega il leader Iv Matteo Renzi arrivando in Transatlantico. Fonti M5s fanno sapere che "il presidente Conte e gli altri leader hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza".


"Credo che Mattarella, se non ci diamo una mossa, diventerà presidente non a furor di popolo ma a furor di grande elettore". Lo ha detto il leader di Cambiamo Giovanni Toti, parlando fuori da Montecitorio. "Dopo che ha detto che non lo ritiene opportuno non sarebbe un gran risultato della politica, sarebbe forse un gran risultato per il popolo, perché è stato un ottimo presidente, ma non per la politica", ha aggiunto.


I senatori della maggioranza che sostiene il governo Draghi o non hanno finora risposto alla chiama per la settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica o si stanno astenendo.


Al via nell'Aula di Montecitorio la settima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza c'è solo il presidente della Camera Roberto Fico. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.


"Bisogna fare il possibile perché la quadratura del cerchio avvenga, dopodiché c'è la saggezza del Parlamento, e mi sembra che si stia esprimendo, e assecondare la saggezza del Parlamento è democrazia". Lo ha detto Enrico Letta Enrico Letta ai grandi elettori del Pd.


Forza Italiai ha deciso, a quanto si apprende, che si asterrà nella settima votazione a Montecitorio.


Astensione o scheda bianca: sono le indicazioni per i grandi elettori M5s arrivate in occasione dell'assemblea congiunta riunita questa mattina alle 08:45.


Per la prima volta Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, partecipa all'incontro tra i leader di maggioranza con Matteo Salvini, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Tajani sarà in rappresentanza del suo partito e del raggruppamento centrista.


E' in corso la riunione della Lega con Matteo Salvini e i dirigenti alla Camera. Presenti, tra gli altri, i capigruppo.


Un nuovo incontro tra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte è previsto alle 08:30 negli uffici della Camera. A dirlo è il segretario leghista Salvini, entrando a Montecitorio.


"Ognuno di noi, qua dentro, interpreti il suo ruolo come grande elettore e non grande twittatore. Da queste scelte dipende futuro del Paese". Lo ha detto il segretario Pd Enrico letta, secondo quanto riferito da fonti del Nazareno, all'assemblea con i grandi elettori in corso alla Camera. "E' durissima. Fortuna che c'è il Pd. Fortuna che c'è l'unita' del Pd", ha aggiunto fra gli applausi.


Forza Italia parteciperà "al vertice di maggioranza in mattinata per cercare di trovare una soluzione, la più ampia possibile". Così il coordinatore e vicepresidente azzurro, Antonio Tajani, arrivano a Montecitorio dove alle 8.30 ci sarà la riunione dei grandi elettori forzisti.


Eleggere la direttrice dei servizi segreti al Quirinale sarebbe un "vulnus"; Italia viva non voterà Elisabetta Belloni se sarà il nome proposto. Così la capogruppo di Italia viva alla Camera Maria Elena Boschi su 'La Stampa', dove identifica in Pier Ferdinando Casini una possibile soluzione e non esclude il bis di Sergio Mattarella.


E' in corso alla Camera l'assemblea dei grandi elettori Pd in vista della settima votazione per il Quirinale che avrà inizio alle 9.30.


Disponibili a sostenere Pier Ferdinando Casini per il Quirinale: è quanto emerso al termine di una riunione durata circa un'ora e mezza, alla quale hanno partecipato il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell'Udc, Maurizio Lupi per Noi per l'Italia e Giovanni Toti e Paolo Romani per Coraggio Italia. Dopo lo strappo tra Forza Italia e il resto del centrodestra, sembra nascere un nuovo gruppo di grandi elettori che porteranno avanti trattative autonome.

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