"I dati dell'asta dei Btp sono molto incoraggianti, vuol dire che c'è grande fiducia nel nostro Paese", afferma il vicepremier. Gentiloni replica: "Buttati al vento gli sforzi degli ultimi anni"
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"I dati Istat sul Pil testimoniano una cosa fondamentale: chi stava al governo prima di noi ci ha mentito, non ci ha mai portato fuori dalla crisi". Lo ha detto Luigi Di Maio in conferenza stampa. "I dati dell'asta dei Btp sono molto incoraggianti, vuol dire che c'è grande fiducia nel nostro Paese. Un Paese che ha fatto una riforma delle pensioni, perché libereremo tanti posti di lavoro", ha aggiunto il vicepremier.
"Non credo ci sarà bisogno di correggere le stime (per il 2019, ndr), nonostante la congiuntura economica difficile" e considerata "anche la guerra dei dazi", ha spiegato Di Maio. "Credo - ha aggiunto - che aiutando le fasce più deboli, i pensionati, le Pmi e chi cerca lavoro permetteremo un aumento della domanda interna, immettendo 8 miliardi di euro ogni anno e 5 miliardi con il Tfs che entrano nei conti correnti".
Per il vicepremier, i dati Istat certificano "il fallimento della legge di bilancio di Gentiloni e l'idea per cui si dovesse stare attenti solo alle regole europee sacrificando i cittadini italiani. Questa è una manovra espansiva e permette di spendere velocemente i soldi che mettiamo nell'economia". Infine, sul lavoro, i dati "ci dicono che siamo ai minimi nella disoccupazione dai tempi pre-crisi. Sono dati non solo incoraggianti, ma testimoniano che quelle dette sul decreto dignità erano balle. Non abbiamo perso posti di lavoro, anzi in alcune regioni come il Veneto raddoppiano i contratti a tempo indeterminato".
Gentiloni: "Buttati al vento sforzi degli ultimi anni" - "Purtroppo in sette-otto mesi di confusione sono stati buttati al vento gli sforzi fatti in cinque-sei anni dalle famiglie e dalle imprese italiane. L'economia è così, per ricostruire la fiducia ci vogliono tanti anni, per distruggerla bastano pochi mesi". Lo ha affermato Paolo Gentiloni a Perugia. Per l'ex presidente del Consiglio, che ha commentato con i giornalisti i dati economici italiani, "ci vuole una correzione di rotta radicale della politica economica del governo".