IL LEADER DI ITALIA VIVA

Recovery, Renzi: "No a inutili task force" | Provenzano: "Chi divide ne trarrà conseguenze" | Patuanelli: "Non informiamo a cose fatte"

Il leader di Italia Viva contesta la formula scelta dal premier: "Per mesi abbiamo ricevuto solo silenzio, poi all'improvviso Conte comunica che ci saranno dei tecnici a gestire il tutto"

07 Dic 2020 - 20:04

Il Recovery Fund "è l'ultima occasione che abbiamo per progettare il futuro del nostro Paese". Lo afferma Matteo Renzi, contestando la formula della task force scelta da Giuseppe Conte. Su task force e ipotesi di crisi per le divisioni nella maggioranza si è espresso anche il ministro Provenzano: "Chi si assume questa responsabilità ne trarrà le conseguenze". Mentre per il ministro Patuanelli, il dialogo sul Recovery "è ancora in discussione". 

"Per mesi abbiamo ricevuto solo silenzio e task force. Poi all'improvviso il premier comunica che ci saranno dei tecnici a gestire il tutto", dichiara l'ex premier in un'intervista a La Repubblica.. "Penso che la maggioranza debba fare una riflessione seria su cosa fare e su come farlo. A luglio ho chiesto pubblicamente a Conte, in Aula, di avere un dibattito parlamentare su questo tema, anche utilizzando agosto se necessario".

"No a modi sprezzanti e a centinaia di consulenti" - "Del merito non sappiamo niente - prosegue Renzi - e sul metodo siamo contrari. Questo modo di fare non è solo sprezzante: è sbagliato. Noi siamo contrari a sovrastrutture di centinaia di consulenti che stanno al Recovery Fund come i navigator stanno al reddito di cittadinanza. Il futuro dell'Italia dei prossimi vent'anni non lo scrivono Conte e Casalino nottetempo in uno stanzino di Palazzo Chigi". Quindi in Consiglio dei ministri Bellanova e Bonetti voteranno contro la proposta di governance avanzata da Conte? "Spero che il premier si fermi prima di mettere ai voti una scelta non condivisa".

"Spero in Conte politico e non populista" - "Non divido i politici tra accentratori o decentratori - sottolinea ancora Matteo Renzi - ma tra capaci e incapaci. Un premier che accentra ma raggiunge il traguardo va bene. Oggi i populisti guardano i sondaggi e gli indici di simpatia, i politici guardano il Pil e gli indici di disoccupazione. Spero che Conte voglia caratterizzarsi come politico e non come populista".

Recovery Fund, la ripartizione tra i Paesi europei

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"La barzelletta dei ministri migliori al mondo" - Conte dice che ha i ministri migliori al mondo, Zingaretti lo invita a non tirare a campare. Chi ha ragione? Per il leader di Italia Viva non ci sono dubbi: Zingaretti. "Sostenere che questo governo ha i ministri migliori al mondo è una barzelletta che non fa ridere. Sono andato a Palazzo Chigi a dirgli in faccia che sarebbe stato un bene innanzitutto per lui irrobustire la squadra. Nel faccia a faccia si è detto d'accordo. Poi però ha rilasciato un'intervista - successivamente smentita - in cui ironizzava sul rimpasto. Non siamo alla caccia delle poltrone e non chiederemo nessun rimpasto. Se ha davvero i ministri migliori del mondo, però, ci risparmi le task force dei tecnici a gestire i soldi europei. Se quelli sono i migliori del mondo, faccia spendere a loro i soldi. Per me il rimpasto non esiste più. Partita chiusa".

Provenzano: "Ci sarà la maggioranza" - Secondo il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, "Conte non può andare in Europa senza un mandato chiaro di una maggioranza parlamentare. Non si tratta in questo caso. Ma credo che tutte le forze politiche stiano capendo".

Patuanelli: "Recovery ancora in discussione" "Dialogo sul Recovery? Non informiamo mai a cose fatte, è ancora in discussione, ci sarà il confronto con Parlamento, Regioni e Province". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. "Questo è il governo che più di ogni altro si è confrontato con le associazioni di categoria, più di così è difficile. Ovviamente il governo ascolta, fa sintesi e poi decide", ha aggiunto.

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