L'ex presidente del Consiglio ha riunito a Roma gli esponenti del centrosinistra, contrari alla riforma costituzionale, per dare il via a un comitato per il No
"La maggioranza che ha cambiato la Costituzione non aveva il mandato per farlo. E' una maggioranza trasformista, formata grazie alla trasmigrazione di parlamentari eletti sulla base di una legge incostituzionale. Sarebbe un vizio di origine grave che costituisce un precedente preoccupante". Lo ha detto Massimo D'Alema all'assemblea per il No al referendum costituzionale.
D'Alema: "Pd è un partito senza popolo" - "Non siamo qui per un'iniziativa che vuole dividere il Pd, a noi si sono rivolte molte persone non del Pd perché ci sono milioni di persone che hanno smesso di votare - ha quindi detto D'Alema, spiegando il perché della nascita di un comitato per il No al referendum -. Alle ultime amministrative, il Pd ha perso più di un milione di voti. C'è un partito senza popolo e un popolo senza partito, al quale non vogliamo dare un partito ma un'occasione d'impegno civile".
"Io sono e resto nel Pd, ma dissento" - D'Alema ha quindi sottolineato come la sua iniziativa non rappresenti in alcun modo il primo passo per la nascita di un nuovo soggetto politico: "Ci sono quelli che sono e restano nel Pd, come il sottoscritto. Come ha affermato il presidente del Pd, vige la legittimità dell'opinione in dissenso".
"Vittoria del no è fine del partito della Nazione renziano" - "La vittoria del No - ha però sottolineato D'Alema - segnerebbe la fine del partito della Nazione renziano. Il che sarebbe un bene per il Pd e per il Paese".
"Non avere ancora una data per il referendum dà sensazione di furbizia da parte del governo" - "Trovo sgradevole - ha quindi sottolineato D'Alema, nel corso dell'appuntamento, che ha riunito gli esponenti del centrosinistra contrari alla riforma costituzionale - che il governo non decida la data del referendum, perché dà la sensazione di una furbizia". La realtà, ha aggiunto, "è che era tutto pensato per un plebiscito personale in un'escalation referendum ed elezioni, ma la situazione è cambiata e non si ha più chiaro in mente che cosa si vuol fare".