Regionali Liguria: Meloni, Tajani e Salvini al comizio di chiusura della campagna elettorale di centrodestra per Bucci
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A Genova il premier, Tajani e Salvini presenti al comizio di chiusura della campagna elettorale di centrodestra. Sempre nel capoluogo, Conte e la segretaria Pd salgono sul palco al fianco del candidato del centrosinistra Andrea Orlando
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Il premier Giorgia Meloni ha partecipato a Genova all'evento di chiusura della campagna elettorale per Marco Bucci, in corsa per il centrodestra alle Regionali in Liguria. "Mettiamo in campo l'uomo migliore che il centrodestra ligure potesse vantare e quell'uomo è Marco Bucci. Non smetterò mai di ringraziarlo per la sua determinazione. So che per lui non è stata una scelta facile e leggera", ha ricordato il premier per il quale è "osceno che la salute sia stato un elemento per attaccare Marco Bucci. Marco sceglie il tempo che ha per la sua gente. Quelli che lo attaccano dovrebbero insegnare il coraggio di una persona del genere".
"Domenica e lunedì ancora spero ci regaliate quel consenso, perché penso che questa regione meriti di mandare avanti il lavoro fatto fin qui - ha detto ancora la Meloni -. Penso che meriti di essere governata da una coalizione coesa e da un uomo come Marco Bucci".
"Io sono molto ottimista, ma la vittoria non è mai scontata". Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Dobbiamo difendere anche il nostro voto, non va bene che qualcuno faccia il gioco delle tre carte o delle tre schede". Le previsioni del tempo nel weekend non sono buone, "mettetevi le calosce e andate a votare. Dobbiamo battere il generale Inverno che non è nostro amico, però ce la possiamo fare proprio perché siamo convinti. La Liguria non può tornare a essere la Regione di quelli che hanno in tasca la tessera di un solo sindaco. Guardiamo al futuro con ottimismo", ha aggiunto.
Al comizio del centrodestra è intervenuto anche il ministro dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini: "È importante vincere in tutte e quattro le province: a Orlando lasciamo la quinta, quella come diceva Bennato che non c'è, tra Cuneo e Nizza". Salvini ha poi usato il mantra di Trump per il suo appello al voto: "Too big to rig, troppo grande la vittoria per poter essere in discussione con trucchi e trucchetti ai seggi: che nessuno rimanga a casa. Per evitare l'ansia dell'ultimo voto, rubo uno slogan di un altro signore che è in campagna elettorale, per un voto che sarà voto fondamentale - ha detto -. È fondamentale vincere in Liguria e dal mio punto vista è importante che anche le elezioni negli Usa vadano in una certa maniera. Non dico come, lascio alla libera interpretazione, sennò metto in difficoltà l'amico ministro degli Esteri. Sarei indeciso su chi votare negli Usa, devo leggermi i programmi. Però lo slogan di uno dei due si attaglia a quello che Marco dice per Genova, per evitare furbate dell'ultimo giorno: too big to rig".
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Durante il comizio un gruppo di balneari, con felpe rosse da bagnino, ha protestato contro la direttiva Bolkestein. Il premier ha interrotto per qualche secondo il discorso dal palco dicendo più di una volta: "Parliamo dopo". In uno striscione esposto all'ingresso dell'Auditorium Magazzini del cotone, prima dell'inizio dell'evento, i balneari hanno scritto: "Chiediamo la corretta applicazione della direttiva e delle sentenze della Corte di giustizia Europea".
Una delegazione di balneari è stata poi ricevuta da Giorgia Meloni. "Ha accettato di riceverci in modo più strutturato a Palazzo Chigi per sviluppare una strategia futura" per il settore. "Questo decreto legge non ci soddisfa", spiega Fabrizio Licordari di Assobalneari dopo l'incontro. La fiducia a Meloni? "Gliela abbiamo data in cabina elettorale e vogliamo dargliela" ma "servono risultati". Interpellato su chi avrebbe urlato all'indirizzo di Meloni "ci hai traditi", risponde che c'è "esasperazione".
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In contemporanea, presso il Teatro Poiliteama di Genova si è svolto il comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato di centrosinistra, Andrea Orlando. Un lungo applauso ha accolto sul palco per la foto di rito l'ex ministro dem, accompagnato dalla segretaria del Pd Elly Schlein, dal presidente del M5s Giuseppe Conte, dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, dal segretario dei Verdi Angelo Bonelli, dal segretario del Psi Enzo Maraio e dalla vice segretaria di Azione Elena Bonetti, con il leader di Azione Carlo Calenda in collegamento streaming.
Ha preso quindi la parola la segretaria del Pd Elly Schlein: "Si scrive Bucci ma si legge Toti, è la piena continuità, noi difenderemo la sanità pubblica dai vostri tagli che non avete neanche il coraggio di ammettere. Meloni sulla sua calcolatrice può mettere i quattro milioni e mezzo di italiani che hanno rinunciato a curarsi" ha aggiunto.
"Bucci, Toti e Meloni lavorano per aumentare gli ostacoli invece che rimuoverli come dice l'articolo 3 della Costituzione che sancisce l'eguaglianza", ha detto ancora la Schlein.
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Per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in Liguria "c'è stata una classe dirigente, quella uscente, che ha ascoltato qualche amico imprenditore, a qualche cena su qualche yacht nella 'Genova-bene'. Salvini ha detto che il sistema Toti non è da cancellare. Ma il sistema Toti è marcio, va cancellato".
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