Dopo le parole sulla Shoah, il premier critica i suoi avversari politici: "Non sono interessati alla frase in sé ma alla loro ripercussione". Sui conti assicura: "Altre che coperte, per le misure c'è un piumone"
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"Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono due facce della stessa medaglia". Lo ha detto Matteo Renzi in merito alle frasi pronunciate dai leader di Forza Italia e Movimento 5 Stelle sulla Shoah. "Uscite sbagliate e inaccettabili. Grillo e Berlusconi sono in campagna elettorale e non sono interessati alla frase in sé ma alla loro ripercussione", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
"Conti in ordine: altro che coperte, abbiamo un piumone" - Parlando dei conti, Renzi ha assicurato che ci sono tutte le garanzie necessarie: "Altre che coperte, per le misure c'è un piumone. Il ministro Padoan è stato molto rigoroso e tutte le previsioni sono state abbassate, io gli sono grato". E ancora: "Il rigore dei conti pubblici italiani non ha paragone, i dati alla fine miglioreranno, avremo sorprese in positivo non in negativo".
"Berlusconi chiede modifiche sulle riforme? Ascolto tutti" - Sulle riforme il presidente del Consiglio ha affermato: "Sarei disonesto se dicessi che qualcosa non è accaduto. Berlusconi ha messo un paletto negativo poi l'ha recuperato e ha detto: 'Sono le nostre riforme'. Ha chiesto di cambiare alcune cose, io credo che sia legittimo ascoltare Berlusconi, Grillo e chiunque dica la sua. Anche la minoranza Pd che abbiamo ascoltata più volte. Sono tanti mondi e realtà diverse e ho grande rispetto".
"Riforma Senato, mediazione su consiglieri indicati" - "Troveremo una soluzione, oggi la linea di fondo è che i consiglieri individuano al proprio interno quale consigliere regionale va al Senato. Questo può essere un punto di mediazione". E' la proposta avanzata da Renzi per superare gli ostacoli sull'eleggibilità nella riforma del Senato.
"Spero voto riforme 25/5, ma non mi impicco su data" - Sempre in tema di riforme, Renzi ha sottolineato: "Non mi impicco sulla data. Il governo lo ha già detto pensiamo che ci siano le condizioni e sarebbe un gesto molto bello. Sono 30 anni che ne parliamo se invece del 25 amggio arriva il 5 giugno non cambia niente".
"Premierato forte non è un problema, ma non parliamone ora" - "Il premierato è un problema? La cancelliera Merkel o il primo ministro inglese o la maggior parte dei capi del governo hanno dei poteri reali e non sono attentati alla Costituzione: io non ho difficoltà a discuterne ma aprire la discussione ora significa farsi del male, ora siamo ad un passo da chiudere un accordo", ha affermato.
"Non sottovalutiamo Forza Italia in campagna elettorale" - "Non sottovalutiamo Berlusconi perché tutte le volte che fa campagna elettorale si parte con i risolini e poi non si sa dove va", ha aggiunto il premier a "In Mezz'ora", commentando le parole del leader di centrodestra che dice che sarà un miracolo se FI arriva al 20%.
"Pd alle Europee sarà primo partito, Grillo smetta di urlare" - "I leader seri non si preoccupano dei sondaggi: non mi interessa come finisce, io penso che il Pd prenderà più voti dell'ultima volta e sarà il primo partito ma non sono ossessionato da questo", ha detto il premier in riferimento alle elezioni europee. "A chi vota Grillo dico: va bene ma ditegli di smettere di urlare e di venire a dare una mano per cambiare l'Italia", ha aggiunto.
"Mie riforme di sinistra, mi ispiro a Prodi e Berlinguer" - "Mi accusano di non essere di sinistra e di portare avanti riforme autoritarie ma faccio presente che le proposte dell'Ulivo e poi di Prodi erano in linea con la nostra e anche Berlinguer voleva il superamento del bicameralismo". Così Renzi ha replicato, anche sui tetti ai manager e sul numero delle donne, a chi l'ho accusato di essere poco di sinistra.