Il premier contrattacca Abi e M5s: "I nostri interventi sono strutturali, per troppo tempo hanno pagato sempre i soliti"
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"Lo spread più basso libera possibilità di fare credito e le banche, se vogliono risparmiare, possono stare più attente a risparmiare sui super stipendi degli amministratori delegati". Lo ha detto Matteo Renzi, commentando le misure del Def. "Sulla demagogia li sfidiamo a viso aperto. E' giusto che anche le banche paghino come i cittadini in questo periodo svantaggiato", ha aggiunto, replicando alle critiche dell'Abi.
Ora paghino i banchieri - "Nel momento in cui - spiega il premier - dal primo maggio un cittadino che fa un investimento in Borsa paga il 26%, è naturale che le banche paghino quanto i cittadini, il 26% e non il 12,5". E poi, "tutto si può dire tranne che le banche in questi anni siano state svantaggiate. Abbiamo dato tutti una mano alle banche, ora è il momento che le banche diano una mano loro".
"Supermanager preferiscono privato? Vadano" - Renzi ritorna sulla polemica innescata dal numero uno delle Ferrovie, Mauro Moretti, il quale aveva "minacciato" una fuga di manager pubblici in caso di tagli agli stipendi. "Ho sentito super manager dire: 'allora io per 238mila euro me ne vado nel privato'. Se ti prendono vai, vorrei vederli. Noi abbiamo detto che ci deve essere un limite nel pubblico e 238mila euro lordi sono tanti soldi".
Taglio cuneo fiscale è strutturale - Renzi in un'intervista al Tg3 conferma che il taglio del cuneo fiscale non è una misura temporanea: "Siamo in grado di dire ai profeti di sventura che non è così, il taglio sarà confermato nei prossimi anni, è una piccola 14/ma agli italiani per un motivo semplice: per troppi anni hanno pagato sempre i soliti".
Il quotidiano botta-risposta con Grillo - "Grillo ogni mattina si alza e dice: 'Come attacco il Pd', io invece penso come posso cambiare l'Italia". Dice Renzi replicando all'ultima accusa giunta dal leader M5S che aveva definito le donne capolista alle europee delle "veline".
Bacchettata alla minoranza Pd: "Si adegui" - "Il Pd ha delle regole al proprio interno. La minoranza non va per i fatti suoi ma va dove va la maggioranza. Lo dico io che per anni sono stato in minoranza. Tutti noi sappiamo che quell'ipotesi è buona per essere sventolata sui giornali ma non ha possibilità di essere realizzata. Fi manterrà gli impegni". Così il premier bacchetta i suoi "avversari" di partito che male accettano la linea del loro segretario. "Per quanto riguarda la politica è fondamentale fare le riforme e per come la vedo io è un bene che anche Fi ci sia a scrivere le regole del gioco. E' un bene che Forza Italia sia presente al tavolo", ha aggiunto Renzi parlando della posizione di Forza Italia.