Renzi: "I politici scadono come yogurt I giovani? Non sono pigri e bamboccioni"
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Il premier, a San Rossore per la Route Agesci, parla ai ragazzi e li invita a rimanere in Italia "per fare un Paese più bello"
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"La cosa positiva del Senato è che finalmente i politici cambiano se stessi. Questo vuol dire che non c'è più potere di rendita per nessuno. Bisogna cambiare tutti". Lo ha detto Matteo Renzi, sottolineando inoltre che "quello che è più difficile del previsto sono le incrostazioni, le resistenze". "Se vogliamo fare bene - ha quindi concluso il premier - bisogna cambiare tutti".
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"Anche per me è iniziato conto alla rovescia per la rottamazione" - Renzi, in un'intervista pubblicata sul sito dell'Agesci, ha poi parlato anche del suo futuro: "I politici devono essere come lo yogurt, a un certo punto devono scadere, non lo puoi fare per sempre. Vale anche per me, per me è già iniziato il conto alla rovescia per essere rottamato".
"In due mesi creati 108mila posti di lavoro" - Quanto all'emergenza lavoro, Renzi ha spiegato come il governo "negli ultimi due mesi" abbia creato "in Italia 108mila posti di lavoro in più: sono 108mila persone che hanno trovato lavoro e non lo avevano". "E' un primo passo - ha quindi aggiunto il premier - non è ancora sufficiente, però la cosa fondamentale è riuscire a cambiare il sistema Paese".
"L'arma migliore per costruire la pace è la scuola" - Renzi ha poi parlato della pace: "La più grande arma per costruire la pace non è l'F35 o l'Eurofighter, è la scuola", ha detto il premier. "Io per esempio sono convinto - ha aggiunto - che la spesa per la difesa italiana debba essere indirizzata in alcuni canali chiari, che si collegano alla ricerca scientifica, non alla costruzione di strumenti inutili o fuori dalla realtà".
"I giovani non sono bamboccioni" - Il premier ha poi parlato dei giovani di fronte agli Scout radunatisi a San Rossore (Pisa) per la Route nazionale Agesci: "Se qualcuno in Italia immagina che i ragazzi siano pigri, sdraiati o bamboccioni, voi siete la risposta che sta sbagliando".
"Non lasciate il futuro in mano a chi ha paura - ha aggiunto Renzi richiamando il discorso fatto poco prima telefonicamente da Papa Francesco -. "La parola d'ordine non sia paura o timore, la parola chiave non può che essere coraggio. Voi avete approvato la 'carta del coraggio' e io vi prendo sul serio".
Renzi ha infine invitato i giovani "a rimanere in Italia per fare un Paese più bello" e ha ribadito l'impegno a "garantire un servizio civile universale".