Il premier, giunto a Reggio Calabria per l'inaugurazione del Museo dove sono conservati i Bronzi di Riace, è stato contestato dai sindacati
"Noi siamo in prima fila con i giudici e con le forze dell'ordine per sconfiggere ogni forma di criminalità". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Reggio Calabria per l'inaugurazione del Museo che ospita i Bronzi di Riace. "Tutti insieme per i prossimi due anni mettiamo da parte le polemiche e lasciamole ai professionisti del no", ha aggiunto. Il premier si è poi recato a Catania per la firma del Patto per il Sud con il sindaco di Catania, Enzo Bianco.
"La Calabria è una terra meravigliosa" - "Oggi, proprio dal Museo di Reggio Calabria, dobbiamo dare spazio all'Italia che vuole dire sì e vuole guardare al futuro", ha quindi ribadito. "Abbiamo preso degli impegni, ma questo non basta. Noi continueremo a insistere sul tema dell'Alta velocità", ha proseguito Renzi. "E vogliamo farlo - ha sottolineato - perché vogliamo che questo Museo sia ben collegato e abbia intorno delle strutture che consentano di incrementare la presenza dei visitatori. La Calabria ha delle meravigliose bellezze paesaggistiche e dobbiamo fare in modo che i turisti riescano a raggiungere questa regione comodamente".
"Quando avremo sistemato tutto ciò che è rimasto aperto per troppo tempo in Calabria e Sicilia, ci occuperemo anche del Ponte sullo Stretto. Prima però dobbiamo chiudere i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla statale ionica 106", ha specificato il premier.
Dopo aver lasciato Reggio Calabria, Renzi è arrivato a Catania in elicottero per firmare il Patto per il Sud. L'incontro con il sindaco etneo, Enzo Bianco, è avvenuto nel Teatro Massimo Vincenzo Bellini, dove la delegazione governativa è stata accolta da una platea gremita e dall'orchestra dello stabile, che ha eseguito la sinfonia e il coro "Guerra, guerra" tratto dall'opera seria "Norma".
"Le polemiche lasciamole ai professionisti del no" - "Tutti insieme per i prossimi due anni mettiamo da parte le polemiche e lasciamole ai professionisti del no", ha dichiarato il presidente del Consiglio. E ha aggiunto: "Dico solo basta a chi racconta il Sud come un luogo dove va tutto male. A questi io dico di provare a dire per una volta sì".
"Vergognoso non aver speso soldi Ue" - "Negli ultimi dieci anni l'Italia non è cresciuta anche perché non ha speso i fondi Ue, ed è uno scandalo vergognoso avere buttato soldi nostri, avere sprecato nostre risorse", ha proseguito Renzi.
"Dal Cipe 3,5 miliardi per ricerca e cultura" - Sempre nel corso del suo intervento a Catania, il premier ha annunciato che "il 1° maggio ci riuniremo a Palazzo Chigi e il Comitato interministeriale per la programmazione economica assegnerà 3,5 miliardi di fondi, 2,5 alla ricerca e un miliardo alla cultura".
"Meno banchieri e più credito alle imprese" - "In Italia abbiamo degli straordinari banchieri ma abbiamo troppi banchieri", ha affermato Renzi. "Bisogna avere il coraggio di dire che le banche devono fare il processo di accorpamento, non è possibile che in ogni Comune ci sia una banca e consiglieri di amministrazione e poltrone". E ancora: "Vogliamo meno banchieri e più credito a imprese, famiglie e giovani che vogliono investire senza pensieri".