DOPO L'ALLUVIONE

Renzi: "L'Italia non è ancora ripartita Aiuteremo il Gargano alluvionato"

Il premier si rivolge con fiducia ai cittadini delle località colpite dal maltempo. Ai sindaci: "Lo Stato è con voi. Non vi lasceremo soli"

13 Set 2014 - 17:13
 © ansa

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"Il Gargano non è chiuso per lutto, è aperto ai turisti ed è nelle condizioni di essere quel capolavoro di bellezza che è". Lo ha detto Matteo Renzi in visita a Peschici. "Non vi lascerò soli", ha quindi aggiunto il premier incontrando i cittadini dei centri colpiti dall'alluvione. Il premier ha poi detto che "l'Italia non è ancora ripartita" e ha lanciato una nuova stoccata alla Ue: "Se è solo spread, non ha futuro".

Ai sindaci: "Lo Stato vi è vicino" - "Sentite la vicinanza dello Stato - ha detto poi, rivolgendosi ai sindaci dei Comuni colpiti -. Voi fate politica con la 'P' maiuscola". Il capo del governo ha ringraziato gli amministratori, il prefetto di Foggia e tutti i soccorritori. Poi ha rivolto un "pensiero commosso" alle famiglie delle due vittime: il 24enne Antonio Facenna e il 70enne Vincenzo Blenx.

"E' compito del governo - ha continuato - mettere in condizione questa terra di competere con l'olio straordinario che produce, il governo è impegnato perché anche gli interventi in ambito agroalimentare siano rapidi e in grado di dare una risposta concreta. Vedendo la vostra terra dall'alto, credo che abbiate la forza e la qualità per voltare pagina".

"Italia ferma" - Il premier è poi intervenuto a Bari, alla Fiera del Levante, dicendo: "Dopo anni di ubriacature da soluzioni tecniche e tecnocratiche è il momento che la politica torni a fare il suo mestiere". Renzi ha sottolineato che "fare politica è la più alta forma di servizio". E ancora, ricordando che "l'Italia non è ancora ripartita", ha spiegato che definire "devastanti" i dati della disoccupazione, soprattutto al Sud, "sarebbe riduttivo".

"Ue non sia solo spread" - Renzi è poi tornato sulla sua polemica con i vertici Ue dicendo che la "cornice internazionale è di profondi sconvolgimenti. O l'Ue torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro. Se noi facciamo quello che dobbiamo fare l'Ue non sarà più solo spread e indicatori economici".

"Italia per 20 anni malata di riformite" - "Da 20 anni ci promettiamo di cambiare il Paese e non lo facciamo, rimandiamo in nome di una malattia che si chiama riformite, ora dobbiamo farle", ha ricordato Renzi, sottolineando che adesso "è ora che l'Italia si guardi negli occhi per rendere il Paese più semplice e meno caro, meno costoso, in grado finalmente di fare quello che ha fatto nei secoli, innovare, sperimentare, precedere".

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