La Ue ha puntato troppo sull'austerity, sbagliando politica economica. "Dobbiamo imparare dagli Stati Uniti", ha aggiunto il premier
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E' un Matteo Renzi tutto in chiave economica quello che, Radio Anch'io, ricorda ancora una volta all'Europa il ruolo dell'Italia e la sua voglia di uscire dalla crisi, attraverso le riforme. "Noi soffriamo, ma non siamo più l'epicentro della crisi come negli anni precedenti", ha detto il premier, rimarcando che l'Europa in questi anni ha sbagliato politica economica. "Guardiamo cosa hanno fatto gli Stati Uniti"
"Noi in Italia non siamo gli sfasciacarrozze, l'Italia non è più il malato d'Europa. Non c'è più il problema dell'Italia in Ue, ma c'è una tensione generale per cui tutti dobbiamo lavorare" a "ridurre il debito".
"Il mio obiettivo non è avere più flessibilità per l'Italia: oggi serve qualcosa di più delle regole di Bruxelles e tutti dobbiamo farcene carico", ricorda Renzi, che sul tema flessibilità e la querelle coi vertici Ue non fa alcun passo indietro. "Se la domanda è che Juncker non è d'accordo con le politiche di flessibilità, beh queste politiche sono un dato oggettivo delle politiche della commissione. Se la domanda è che l'Italia ha fatto poco, no, non è vero: l'Italia ha fatto molto". "Noi faremo la nostra parte per cambiare la politica economica di questo grande continente. Se in questi anni l'Italia è stata remissiva in Europa non significa che anche adesso si debba continuare con una politica di subalternità".
"L'austerità - ha proseguito il presidente del Consiglio - non è solo risparmio ma è pensare che si possa fare a meno della crescita e degli investimenti e che l'unico modello è rigore e budget. Bisogna far ripartire la crescita", ha concluso.
Fisco, 2015 anno di recupero - "Il 2015 è stato l'anno record del recupero dell'evasione fiscale", ha detto Renzi, aggiungendo: "Noi dobbiamo stare molto attenti a come spendiamo i soldi perché non sono i soldi di un politico ma degli italiani".