RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Renzi riforma la Pubblica Amministrazione: creiamo 15mila posti di lavoro

Via libera dal Cdm: dimezzati i permessi sindacali, taglio del 10% sulle bollette per le Pmi, il taglio del 50% dei diritti camerali, via i diritti di rogito ai segretari comunali

13 Giu 2014 - 22:50
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Ci sono "norme su ricambio generazionale, che permettono di creare 15mila posti con la modifica dell'istituto del trattenimento in servizio". Così il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa, sulla riforma della Pubblica amministrazione. "Ho letto critiche al testo, del tipo che si è snaturato e si è venuti meno agli obiettivi. Per me gli obiettivi ci sono, poi il Parlamento è sovrano", ha aggiunto.

Renzi riforma la Pubblica Amministrazione: creiamo 15mila posti di lavoro

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Renzi: non ho preso 40% per vivacchiare, cambiamo l'Italia - "Non ho preso il 40% per per stare a vivacchiare. Mentre qualcuno passa la giornata a vedere cosa fa un senatore noi stiamo rivoluzionando l'Italia". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa dopo il Cdm. "Quel risultato serve per cambiare l'Italia e la cambiamo" non come quando si dicevano "parole parole parole e si facevano zero riforme". Bisogna "cambiare le cose", ha ancora detto.

"Non espelliamo nessuno ma tempo mediazioni finite" - "Se davanti agli elettori delle primarie e delle europee non andiamo avanti con le riforme per un senatore, ci prendono per matti e ci ricoverano tutti. Un senatore può esprimere le sue posizioni in Aula, non espelliamo nessuno ma in commissione èdoveroso che ci siano i numeri per rispetto della volontà dei cittadini. Il tempo delle mediazioni è finito". Così Matteo Renzi parlando della sospensione di Corradino Mineo.

730 direttamente a casa - La dichiarazione precompilata dovrebbe inizialmente diventare operativa per dipendenti pubblici e pensionati, ovvero circa 18 milioni su 41 milioni di contribuenti (15 milioni di pensionati e 3 milioni di dipendenti pubblici). La seconda tappa dell'operazione mirerà invece a coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti, portando la dichiarazione precompilata a essere disponibile a più di 3 contribuenti su 4. Nel modulo compariranno una serie di informazioni di cui il Fisco già dispone come quelle anagrafiche e reddituali presenti nel Cud. Si aggiungono poi le detrazioni per i familiari a carico e per lavoro dipendente e pensione. L'Erario, inoltre, dispone già dei dati sugli immobili, e per chi è in regime di cedolare secca anche dei dati sui beni concessi in locazione e adibiti ad abitazione principale. Ne dovrebbe risultare molto alleggerito il lavoro dei Caf, ai quali potrebbero però essere date maggiori responsabilità di certificazione della correttezza.

Via responsabilità "solidale" appaltatore - Fino ad oggi è previsto che l'appaltatore principale sia responsabile in solido in caso di mancati versamenti da parte del subappaltatore delle trattenute sui salari dei dipendenti,dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro. Le norme al riguardo vengono soppresse.

Stop conformità rimborsi Iva - Per i rimborsi sopra i 10.000 euro non ce ne sarà più bisogno. La norma originale prevedeva l'obbligo di ottenere da un Caf imprese un pre-controllo formale sulla documentazione prima di poter ottenere il via libera al rimborso.

Dichiarazione successione sopra i 75mila euro - Sale il tetto sotto il quale i contribuenti non devono presentare la dichiarazione di successione, nel caso in cui eredi siano il coniuge e i parenti in linea retta. L'importo, prima fissato in 50 milioni di lire (circa 25.800 euro), passa ora a 75.000 euro. Semplificazioni anche la documentazione: ora possibile una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

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