Renzi: "Tasse sulle rendite finanziarie e più soldi a chi guadagna 1.500 euro"
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Il premier promette la riforma del Senato, tagli all'Irap, più soldi alle imprese e conti in ordine. "Ma non toccheremo i Bot", assicura, promettendo di rivoluzionarie pubblica amministrazione, fisco e giustizia
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Piano casa, misure fiscali, sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione e decreto legge sul Lavoro. Sono questi i prossimi impegni del governo. Lo ha detto Matteo Renzi incontrando i giornalisti al termine del Consiglio dei ministri: "Presentiamo il lavoro molto serio e articolato che abbiamo predisposto". Il premier ha poi ribadito le promesse di riforme dei prossimi mesi: "P.A. ad aprile, fisco a maggio e giustizia a giugno".
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In conferenza stampa con le slide - "Vediamo se riusciamo a presentarvi il lavoro molto serio e articolato che abbiamo predisposto e che vedrà in serata i ministri alternarsi a presentare le varie misure approvate". Così Matteo Renzi ha aperto la sua conferenza stampa, sullo sfondo delle slide per illustrare i progetti, parlando della "svolta buona come messaggio iniziale", il titolo scelto per il suo appuntamento con i giornalisti a Palazzo Chigi.
Cento giorni di lotta - "Oggi cominciano cento giorni di lotta molto dura per cambiare - ha spiegato -. Ad aprile sarà la volta della Pubblica amministrazione, a maggio del Fisco, a giugno della giustizia. Questi provvedimenti non fanno parte del pacchetto di riforme che vi presento oggi. Ma vi mostreremo tutte le classifiche su cui contiamo di guadagnare posizioni e in fretta".
Politica, economia, lavoro - Renzi è poi passato a illustrare il piano elaborato in Consiglio dei ministri, suddiviso in tre passaggi: politica, economia, occupazione. "Cominciamo con la nuova legge elettorale: mai più larghe intese, chi vince governa 5 anni, candidati legati al territorio, stop ai ricatti dei micro-partiti".
"Il secondo punto è la riforma costituzionale del Senato. Mai più fiducia e legge di bilancio al Senato; 315 stipendi in meno per i senatori e legislazione finalmente più spedita. In queste condizioni, oggi la legge elettorale sarebbe già approvata".
E poi, Renzi è passato al grande tema annunciato: meno tasse e più soldi alle famiglie