PASSO INDIETRO

Riforma carceri, Sofri rinuncia a qualsiasi incarico: basta fesserie

Dopo le polemiche sul suo nome l'ex leader di Lotta Continua si dice indisponibile a prendere parte al comitato scientifico del ministero

23 Giu 2015 - 19:13

    © ansa

© ansa

Adriano Sofri non farà parte del comitato scientifico chiamato dal ministero della Giustizia a discutere della riforma del sistema carcerario. Dopo le polemiche intorno al suo nome è proprio l'ex numero uno di Lotta Continua, condannato come mandante dell'omicidio Calabresi, a rendersi indisponibile: "Il mio contributo si era limitato a una conversazione telefonica e all'adesione a un'eventuale riunione futura. Alla quale non andrò", ha dichiarato.

"Si è sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia 'nomina' come esperto di carcere. Ne ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare", ha aggiunto Sofri in una lettera pubblicata dall'edizione online de Il Foglio.

Tante le polemiche scaturite dalla scelta del ministero di affidarsi, tra gli alti, a Sofri. "Mi sembra una scelta incomprensibile", ha detto Gemma Calabresi, vedova del commissario per il cui omicidio Sofri è stato condannato a 22 anni di reclusione. Suo figlio Mario Calabresi, direttore de La Stampa, ha scritto su Tiwtter: "Sentire pareri diversi è sempre giusto ma non comprendo la scelta di far sedere Sofri al tavolo della riforma. Spero che Orlando lo spieghi".

Salvini: "Dopo Sofri, Schettino ai Trasporti" - Decisamente contrario anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord: "Dopo Adriano Sofri consulente del governo per riforma delle carceri, attendiamo incarico per Schettino al Ministero dei Trasporti".

Orlando: "Nessuna consulenza per Sofri" -"Non c'era nessun tipo di consulenza né tantomeno di incarico retribuito per Adriano Sofri". Lo spiega il ministro della Giustizia Andrea Orlando commentando la notizia da New York.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri