Riforme, Renzi: al via i "Mille giorni""Rinnoveremo il diritto del lavoro"
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"Sugli ottanta euro non si torna indietro", annuncia il premier lanciando il sito internet che presenterà tutte le novità del suo esecutivo fino al maggio del 2017. "L'art. 18 non è un problema"
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"Oggi per noi è la partenza dei Mille giorni, con un countdown delle riforme. Su questo saremo giudicati a maggio 2017". Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi lanciando il sito "passodopopasso.italia.it". "Entro mille giorni saremo un Paese civile se non avremo arretrati sui dl attuativi e se i denari - ha sottolineato il presidente del Consiglio - non saranno realmente dispersi come talvolta abbiamo sui fondi europei".
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L'Italia farà "le riforme mantenendo il limite del 3%" e "utilizzando la flessibilità che l'Ue ci consente" di utilizzare, ha aggiunto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "L'Italia fa le riforme che servono all'Italia, non perché ce lo chiede l'Ue, sono riforme importanti, non serviranno a salvare il Paese, il Paese lo salvano le persone, non le riforme, ma queste potranno dare nuova fiducia a imprese e famiglie".
"Mettere una scansione temporale precisa è una ossessione precisa del mio fratello maggiore Del Rio che mi diceva 'ma dobbiamo proprio metterla una data?'". Fissare un data "è stato l'elemento che ha consentito in questi mesi di superare tante resistenze", ha detto Renzi. "Gufi o non gufi, ostacoli o non ostacoli, polemiche o non polemiche, la direzione è tracciata. Ci potranno accusare di arroganza, ma l'Italia la portiamo lì" dove abbiamo indicato.
"A fine Mille giorni il diritto del lavoro sarà trasformato" - "Alla fine dei Mille giorni il diritto del lavoro sarà totalmente trasformato e l'Italia sarà un Paese semplice, in cui investire o non investire", ha ribadito Renzi. "Con la delega" sul lavoro "riscriviamo lo statuto dei lavoratori, cambiamo gli ammortizzatori sociali, il che vuol dire guardare la luna anziché il dito". "Il contratto a tutele crescenti è uno strumento su cui credo ci possa essere un'ampia maggioranza in ambito parlamentare".
"L'art.18 non è problema e non lo sarà" - In merito alla riforma del lavoro "il problema non è l'articolo 18, non lo è mai stato e non lo sarà", afferma il presidente del Consiglio. L'articolo 18 "riguarda tremila persone in Italia ma è caratterizzato da anni e anni come l'unico problema delle tematiche giuslavoristiche".
"La Germania è un modello e non un nemico" - "Sul lavoro la Germania è un nostro modello, non un nostro nemico". Ci si deve rendere conto della necessità di "rendere il nostro mercato del lavoro come quello tedesco".
"Per ora nessuna discussione sul rimpasto governo" - "Un ministro ragionevolmente lascerà questo governo il 25 o 26 ottobre dopo il voto del Parlamento Europeo. Da un paio di giorni prima inizieremo a pensarci. Fino ad allora Federica Mogherini è il ministro" degli Esteri. "Non c'è nessuna discussione di rimpasto", afferma il premier.
"80 euro non sono mancia ma una scommessa politica" - "80 euro? Altro che mancia elettorale, sono una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio. Si potevano dare ad altri? noi riteniamo che si debbano dare la ceto medio per aiutare i salari dei lavoratori", ha aggiunto Renzi. "Non torniamo indietro: cercheremo di allargare il bonus", senza però creare "false aspettative".
"L'obiettivo è imporre una nuova strategia in Ue" - "La partita della rilevanza italiana in Ue che non si esaurisce" nella collocazione di una "bandierina sulla poltrona, ma si tratta di imporre" una nuova "strategia all'Europa, e questa imposizione è un obiettivo di tutti i Paesi", ha sottolineato il premier a Palazzo Chigi.
"Vigileremo perché le banche diano soldi alle imprese" - "La Bce il 18 settembre darà 200 miliardi di euro alle banche perché li diano alle imprese, noi vigileremo perché le banche diano soldi alle imprese".
Scuola, "programma riforma già pronto da qualche giorno" - Sulla scuola "il programma già è pronto, è un report già preparato da qualche giorno, ma vogliamo riuscire a dare una visone un po' più completa di quanto fatto", ha detto inoltre Matteo Renzi, confermando per mercoledì la presentazione delle linee guida sulla riforma della scuola.