Legge elettorale, fine del bicameralismo perfetto e modifica del titolo V della Costituzione: il segretario del Pd si rivolge a tutte le forze politiche
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La legge elettorale spagnola, il Mattarellum rivisitato e il doppio turno di coalizione dei sindaci: sono i tre modelli indicati da Matteo Renzi quale ispirazione per la nuova legge elettorale, sulla quale il Pd "rinuncia a formulare la propria proposta". A tutte le forze politiche, però, il segretario del partito chiede "un accordo serio, istituzionale, su tre punti": legge elettorale, riforma del bicameralismo e una riforma del titolo V.
"No selfie, il Pd da solo non basta" - Il partito democratico ha bisogno delle altre forze politiche per le riforme. Ne è convinto Renzi: "Ho scritto oggi a tutti i leaders degli altri partiti. Per fare le riforme il Pd è decisivo, senza il Pd non si fanno. Ma il Pd da solo non basta. Le riforme non si realizzano da soli, come la moda di oggi di farsi da soli le foto con il telefonino: la riforma selfie non esiste".
"Non possiamo perdere un secondo" - Il segretario del Pd invita le forze politiche a fare presto: "Da noi i cittadini oggi esigono rapidità di decisione e chiarezza delle posizioni. Oggi, primo giorno lavorativo del 2014, dobbiamo dimostrare di aver chiaro che non possiamo perdere neanche un secondo".
"Legge elettorale, basta qualche ora" - Non serve molto tempo per realizzare l'attesa riforma della legge elettorale. Renzi, su questo punto, non ha alcun dubbio: "Volendo, in qualche ora si chiude tutto. La politica non può più fare passi falsi. Nella prossima settimana sarà nostra cura chiedere appuntamenti bilaterali a chi di voi sarà disponibile a incontrarsi", scrive rivolgendosi ai partiti.
Le tre proposte del sindaco - Ecco, nel dettaglio, i tre modelli a cui le forze politiche, secondo Renzi, dovrebbero ispirarsi per redigere la nuova legge elettorale e chiudere definitivamente il capitolo "Porcellum":
- Il modello spagnolo: il territorio è suddiviso in 118 piccole circoscrizioni. Alla lista vincente spetta un premio di maggioranza del 15%, pari a 92 seggi. Ciascuna circoscrizione elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati. Prevista una soglia di sbarramento al 5%;
- Il Mattarellum rivisitato: 475 collegi uninominali e assegnazione del 25% dei collegi restanti attraverso l'attribuzione di un premio di maggioranza del 15% e di un diritto di tribuna pari al 10% del totale dei collegi;
- La legge dei sindaci: chi vince conquista il 60% dei seggi. I restanti sono divisi proporzionalmente tra i perdenti. Possibile sia un sistema con liste corte bloccate, con preferenze, o con collegi. Soglia di sbarramento al 5%.
"Togliamo gli alibi agli altri: sono tre soluzioni molto diverse l'una dall'altra ma tutte e tre con la fondamentale caratteristica di rispettare il mandato delle primarie dell'8 dicembre che costituisce il riferimento fondamentale mio e del Pd", conclude Renzi a proposito dei tre modelli di riforma della legge elettorale.
La stoccata: "Fanno il ponte da 20 anni" - Anche nella prima e-news del nuovo anno, Matteo Renzi non rinuncia a una stoccata ai politici: "Mi hanno detto: 'Matteo almeno aspetta il ponte. Fino all'Epifania stai fermo'. Non scherziamo! Sono vent'anni che la classe politica sta facendo il ponte. Partiamo, dai".