Il "bilancio complessivo è di oltre 40 feriti della polizia penitenziaria e di 12 morti tra i detenuti", ha spiegato il ministro della Giustizia
© ansa
Le rivolte nelle carceri "sono state portate avanti da almeno 6mila detenuti su tutto il territorio nazionale". Così Alfonso Bonafede riferendo in Senato. Il "bilancio complessivo è di oltre 40 feriti della polizia penitenziaria e di 12 morti tra i detenuti per cause che, dai primi rilievi, sembrano per lo più riconducibili ad abuso di sostanze sottratte alle infermerie durante i disordini", ha quindi aggiunto il ministro della Giustizia.
Da Foggia 16 evasi Come precisato da Bonafede, attualmente "risultano latitanti 16 detenuti che erano soggetti al regime di media sicurezza" nel carcere di Foggia, penitenziario che ha riportato a seguito della rivolta "gravi danni strutturali". Quanto al carcere di Modena, teatro della rivolta più cruenta, "gran parte dell'istituto è diventato inagibile".
Da oggi tamponi ai detenuti "Proprio ieri è arrivata la prima fornitura di circa 100mila mascherine che sono in fase di distribuzione, prioritariamente agli operatori che accedono dall'esterno", ha reso noto il ministro, precisando che "da oggi verranno effettuati i tamponi ai detenuti trasferiti a vario titolo, che si sommano alle operazioni di triage".
"Ora, è evidente che tutti questi sforzi profusi dall'amministrazione al solo scopo di evitare che l'epidemia si faccia largo nelle carceri rischiano di essere gravemente compromessi dalle rivolte di questi giorni, che hanno causato l'inagibilità di un numero elevatissimo di posti detentivi", ha aggiunto.