A "Quarta Repubblica" la replica del deputato del Partito Democratico: "Parla come un nazista, dice cose gravissime"
"Lei come omosessuale non rappresenta la normalità". Così Roberto Vannacci si è rivolto ad Alessandro Zan nella puntata di lunedì 6 maggio di "Quarta Repubblica", ribadendo di fatto le posizioni espresse nel suo controverso libro "Il mondo al contrario". "Ciò che sta dicendo non solo è un'offesa, ma sta totalmente fuori dalla Costituzione, sulla quale ha giurato come rappresentante dell'Esercito", ha replicato il deputato del Partito Democratico, visibilmente contrariato.
"La normalità non è né migliore né peggiore, rappresenta solamente un risultato statistico. Non c'è nessuna differenza di dignità e di diritti tra chi è omosessuale e chi non lo è", ha continuato il generale, spiegando meglio il proprio punto di vista. Questa specifica non ha comunque convinto Zan: "Sta parlando come un nazista, dicendo delle cose gravissime. Hitler diceva che gli omosessuali non sono normali".
Sempre lunedì 6 maggio, peraltro, Vannacci ha avuto un botta e risposta a distanza con il tenente colonnello Gianfranco Paglia, ospite il giorno precedente della trasmissione "Zona Bianca". "È stato sospeso perché ha scritto un libro e non era autorizzato, con argomenti divisivi, di tutto rispetto per le sue idee, ma non per le nostre", aveva detto in quell'occasione a Giuseppe Brindisi il consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, sostenendo che l'uomo aveva "macchiato l'uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo".
"Non mi preoccupo... si tratta di un fuoco di paglia", ha replicato Vannacci il giorno successivo con un post sul suo profilo Facebook. "Parlando in uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell'istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l'associazione tra l'autore e le idee dallo stesso espresse all'Istituzione di appartenenza".