Il premier contro il sindaco di Roma: "Negato un sogno a tanti bambini". Il primo cittadino: "Renzi e Malagò straparlano, ai bambini abbiamo tolto il peso di ulteriori debiti"
"La Raggi chiede i soldi che sarebbero stati destinati a Roma per le Olimpiadi? Mi sembra un'ipotesi suggestiva. La girerò a Bach", presidente del Cio. Così il premier, Matteo Renzi, risponde alla richiesta del sindaco di Roma di avere i soldi che sarebbero stati destinati alla Capitale in caso di vittoria della candidatura olimpica. "Quando arriverà la mail farò 'inoltra'...", ironizza ancora Renzi. Pronta la replica della Raggi: "Renzi straparla".
"Con la rinuncia alla corsa di Roma alle Olimpiadi del 2024 hanno festeggiato le periferie di Parigi e Los Angeles, non la gente delle periferie di Roma", ha sottolineato il premier. "Eravamo davanti a tutti, e questo non fa che amplificare la responsabilità di chi si è preso il diritto di revocare un sogno ai bambini ed ai ragazzi. Questa decisione sbagliata di tarpare le ali al sogno dei bambini che speravano di competere a Roma 2024 non toglierà niente alla nostra energia e alla nostra determinazione per continuare a dare a quei bambini il diritto di mettersi in gioco".
Renzi ha sottolineato che "è stata rispettata la scelta del Comune di Roma, sarebbe stato possibile andare avanti, in linea teorica, ma sarebbe stata un'altra figuraccia. C'è l'amaro in bocca, ma rimane l'entusiasmo di questo governo e di quelli che verranno di investire nello sport". Per quanto riguarda la scelta della giunta Raggi, "qualcuno - ha detto - aveva anche chiesto di spostarle, è difficile spostarle perché qualcuno non è pronto. Se in otto anni parti dal presupposto di non riuscire a cambiare le cose è un segno di tristezza per chi lo dice non per gli altri".
Poi Renzi annuncia nuovi progetti sostenuti con il "Fondo sport e periferie". Mentre "c'è chi dice no a tutto, anche a Roma 2024", il governo "finanzia 183 progetti su sport e periferie, specie al Sud. Lo sport è vita, comunità, valori. Sono 100 milioni che andranno a interventi in tutto il Paese" nel triennio 2015-2017 per lo sviluppo dell'attività sportiva.
"Quel fondo - ha ricordato il premier - nasce dopo gli attentati terroristici, è finalizzato a dare una risposta concreta all'ideale un euro in cultura e sport per ogni euro in sicurezza, questa è l'Italia. C'è la necessità di legare sicurezza, cultura, sport ed educazione. Noi pensiamo che lo sport sia fondamentale per le periferie e per costruire delle comunità, noi crediamo allo sport. E' la posizione del Coni e del governo. Dove c'è una palestra, un campetto, un luogo di incontro il Paese è più forte".
"Molti - ha detto ancora Renzi a proposito del fondo - pensavano che non sarebbe mai arrivato, erano decenni che non c'era un intervento organico. Oggi ci sono 200 interventi e ci impegniamo a trovare ulteriori risorse in Stabilità". A proposito del piano di interventi presentato dal Coni, il premier ha sottolineato che è "cruciale l'attenzione al Sud" dove servono "impianti di qualità e che dialoghino con la scuola".
La Raggi: "Renzi e Malagò straparlano" - Pronta la replica del sindaco di Roma alle parole del premier: "Ai bambini - scrive su Facebook - abbiamo tolto il peso di ulteriori debiti che una classe politica irresponsabile intendeva addossargli per realizzare a Roma le Olimpiadi del mattone. Lo dico a Renzi e Malago' che in coppia da giorni continuano a straparlare dei Giochi per distogliere l'attenzione dai problemi concreti dei cittadini".
"Entrando nel merito - prosegue il sindaco di Roma nel suo post - i costi delle Olimpiadi hanno sempre sforato il budget iniziale condannando i Paesi organizzatori a pagare debiti enormi per decenni. La nostra decisione di rinunciarvi è quindi un atto di responsabilità a beneficio dei cittadini. Ma il premier continua a dimenticarsene e ci accusa di aver tarpato le ali ai sogni dei bambini. Preferiamo, invece, concentraci sulle vere priorità di Roma, lavorando ogni giorno per garantire soluzioni concrete".
"Lo sport - conclude Virginia Raggi - è in cima alla nostra agenda, ma non deve trasformarsi in uno strumento per regalare soldi alle lobby. Vogliamo riqualificare le strutture abbandonate e preda del degrado ma anche consentire a tutti di praticare attività sportiva a tariffe accessibili o anche gratuitamente. Questa è la nostra sfida. Non vogliamo e non possiamo lasciare in eredità altri debiti, e siamo certi che i nostri figli ci saranno grati di questa scelta: mentre il premier pensa al presente di qualcuno, noi pensiamo a tutelare il futuro dei nostri bambini e di tutti".