Roma, è nata "Sinistra italiana": 31 deputati tra fuoriusciti dal Pd e membri di Sel
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"Ci hanno accusato di fare il gioco della destra. Dispiace ma non è così", ha detto Stefano Fassina. Il commento di Renzi: "La sinistra ideologica non vincerà mai"
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E' nato, con una manifestazione tenutasi al teatro Quirino di Roma, "Sinistra italiana", nuovo gruppo parlamentare composto da 31 deputati. Ne faranno parte i 25 di Sel e i 6 ex Pd. Al Senato nascerà solo in un secondo momento e vedrà schierati i 7 di Sel, l'ex Pd Corradino Mineo e due ex M5S. "Ci hanno accusato di fare il gioco della destra. Dispiace per le parole di Bersani ma non è così", ha detto Stefano Fassina dal palco.
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Alternativi a liberismo Pd da "Happy days" - "Il gioco della destra lo fa chi fa la destra con il jobs act, con l'intervento sulla scuola, con l'Italicum, con la riforma del Senato e della Rai. Noi siamo 'Sinistra italiana' e abbiamo scelto un nome che rivendica una scelta di campo precisa", ha aggiunto Fassina. E ancora: "Sinistra italiana ha una proposta di governo, alternativa al liberismo da Happy days del segretario del Pd".
Renzi: "Sinistra ideologica non vincerà mai" - "La sinistra ideologica non vincerà mai. Al massimo aiuta la destra a vincere". Così il premier Matteo Renzi in risposta alla nascita di "Sinistra italiana". "L'operazione che stanno tentando alcuni nostri anche ex compagni di viaggio è secondo me intrisa di ideologismo. La rispetto, ma fa a pugni con la realtà. Il loro non è progetto politico, ma delirio onirico", ha sottolineato.
Il messaggio della Boldrini - "In tempi in cui continua a soffiare forte il vento dell'anti-politica è di buona politica che c'è bisogno". E' il messaggio della presidente della Camera Laura Boldrini a "Sinistra italiana". "Proprio perché così marcate sono le distanze che lacerano il tessuto sociale, pare potenzialmente ampio, persino più che in passato, il campo d'azione di una forza progressista orgogliosa dei propri principi e valori, non più gravata dall'esitazione che in passato ha troppo spesso reso flebile e poco attraente la cultura democratica e di sinistra".