FU SINDACO DI TORINO

Roma, morto Valerio Zanone: storico segretario del Pli, fu sindaco di Torino

Parlamentare per sei legislature e ministro nei governi Craxi, De Mita e Goria, dopo il crollo della Prima Repubblica si schierò con il centrosinistra

07 Gen 2016 - 12:17

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Valerio Zanone è morto nella sua casa di Roma a causa della malattia che lo ha colpito un anno fa. Torinese, per 10 anni segretario del Partito liberale italiano, fu più volte ministro e sindaco del capoluogo piemontese dal '90 al '92. Parlamentare per sei legislature, avrebbe compiuto 80 anni il 22 gennaio. All'idea liberale ha dedicato sempre il suo impegno politico.

Roma, morto Valerio Zanone: storico segretario del Pli, fu sindaco di Torino

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Dopo la fine del Pli, Zanone è stato nell'Ulivo con Romano Prodi e nella Margherita con Francesco Rutelli. Mai con il centrodestra. -I 50 anni di politica di Zanone hanno attraversato la storia d'Italia durante la prima e la seconda Repubblica. E' stato consigliere regionale del Piemonte dal 1970. E segretario del Partito liberale italiano dal 1976 al 1985 dopo Giovanni Malagodi. Gli anni della lotta al terrorismo, dell'alleanza dei liberali con i socialisti di Bettino Craxi, ad esempio nel referendum contro la scala mobile.

E' stato ministro tra l'85 e l'89 nei governi presieduti da Craxi, De Mita e Goria. Ministro dell'Ecologia dall'estate del 1985, l'anno dopo ha firmato la legge istitutiva del ministero dell'Ambiente, una tra le prime in Europa. Passato al ministero dell'Industria nel 1986, ha organizzato la Conferenza nazionale dell'energia sulla questione del nucleare, presieduta dall'ex governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi. Dal 1987 è stato per due anni ministro della Difesa, affrontando tra l'altro la prima missione militare italiana nel Golfo Persico.

Nel 1990 è stato eletto sindaco di Torino, incarico che ha lasciato nel 1992 per tornare in Parlamento. Zanone è stato infatti deputato dal 1976 per 18 anni e cinque legislature fino al 1994. Dopo 12 anni fuori dall'impegno parlamentare ma non dalla politica, è poi stato senatore della Margherita dal 2006 al 2008.

Ha chiesto di essere ricordato sulla lapide al cimitero monumentale di Torino con una sola parola: 'liberale'.

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