Per Fratelli d'Italia "vince la linea della Meloni del dialogo e del confronto". Il dem Arturo Scotto: "E' una nostra vittoria, la destra ci insegue"
La proposta di legge sul salario minimo presentata dalle opposizioni andrà direttamente all'esame dell'Aula di Montecitorio giovedì. In commissione Lavoro alla Camera il presidente Valter Rizzetto di Fratelli d'Italia ha infatti proposto di non votare gli emendamenti presentati, e dunque anche la proposta interamente soppressiva del centrodestra.
Una volta che il testo approderà in Aula giovedì, si spiega dal centrodestra, dovrebbe arrivare una proposta di sospensiva per un paio di mesi, sul modello di quanto accaduto per il Mes, che verrebbe votata la prossima settimana. E la discussione sarebbe dunque rinviata all'autunno.
"Sul salario minimo, passa la linea Meloni. Il testo arriva direttamente in Aula in quanto, in commissione Lavoro, tutte le forze politiche hanno convenuto che con maggiore tempo si possa arrivare a una proposta frutto del confronto auspicato dal presidente del Consiglio. L'aumento delle buste paga dei lavoratori è una priorità per Fratelli d'Italia che infatti ha agito, fin dall'inizio della legislatura, su questo campo a partire da un taglio record del cuneo fiscale". Così i componenti di Fratelli d'Italia della commissione Lavoro della Camera.
Per il sottosegretario Claudio Durigon (Lega), "c'è la volontà, da parte del governo, di dare risposte sulla questione dei salari poveri. Non credo che quella giusta sia quella del salario minimo per legge, studieremo insieme anche alle opposizioni soluzioni per un tema così annoso".
Dall'opposizione, il capogruppo Pd in commissione Lavoro, Arturo Scotto, va all'attacco: "Voi oggi non aprite al confronto, certificate una vostra difficoltà. E' andato per la prima volta in cortocircuito il rapporto con il Paese. Per queste ragioni non votate l'emendamento soppressivo. E per queste ragioni siamo riusciti insieme, con l'opposizione unita, a portare questo testo in Aula nella discussione del Parlamento".
"Una settimana fa avevo fatto appello a Giorgia Meloni. Oggi è stato recepito, ho apprezzato il fatto che il premier abbia fatto riferimento a questo appello e al fatto che ci siamo effettivamente posti sempre in modo costruttivo". Così il leader di Azione Carlo Calenda. "Adesso si tratta di fare un discussione generale in Parlamento e poi di fare un incontro con il governo e vedere che margini ci sono - ha spiegato -. Io sono sicuro che quando ci siederemo non troveremo un accordo su tutto, ma su qualcosa riusciremo a trovarlo. I contatti che ho avuto con Meloni vanno nell'indicazione di un incontro la prossima settimana".