LA VIGILIA

Salvini a Catania per il processo sul caso Gregoretti: "Ho fatto solo il mio dovere" | In Sicilia anche Meloni e Tajani

Sabato il gip dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio l'ex vicepremier per aver "bloccato" per 4 giorni 131 migranti sulla nave militare italiana

02 Ott 2020 - 22:16
 © Ansa

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La Lega si stringe attorno al suo "capitano" a poche ore dall'udienza preliminare sul caso Gregoretti, ma la cosiddetta Pontida catanese non riesce. Il piazzale del porto, dove è stato allestito il palco con la gigantografia "Processate anche me!", non si riempie. Salvini rischia fino a un massimo di 15 anni per sequestro di persona nei confronti dei 131 migranti che rimasero 4 giorni sulla nave militare italiana Gregoretti, prima di poter sbarcare.

Salvini: "Ho fatto solo il mio dovere"Durante il suo intervento, dal palco, Salvini ha ripetuto ostinatamente il mantra della tranquillità: "Stanotte dormirò sereno, c'è qui la mia compagna. Il rosario ce l'ho in tasca, ma lo tengo per me". Ha tuttavia ammesso che "questo 3 ottobre me lo ricorderò comunque vada", ma "sarei preoccupato se avessi la coscienza sporca, ma ho fatto solo il mio dovere".

Nello stesso giorno in cui Lampedusa ricorderà le 368 persone affondate nel Mediterraneo nel 2013, a Catania il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio l'ex vicepremier per un'accusa che la procura catanese ha chiesto di archiviare ma che il tribunale dei ministri ha sostenuto. Fino al sigillo finale messo dal Senato il 12 febbraio scorso, con la richiesta che il 'capitano' della Lega andasse a processo. Gli viene contestata la gestione degli sbarchi dalla Gregoretti a una ventina di giorni dai "pieni poteri" chiesti agli italiani come uno tsunami, la sera del 9 agosto.

Salvini dal palco ha quindi sottolineato anche che la sua vicenda potrebbe essere un brutto precedente: "Non so se è la prima volta che in Europa un ex ministro è a processo non per reati economici, ma per un'azione di governo". Ed ha quindi invocato "una riflessione su qual è il confine tra l'azione di governo e quella della magistratura. Domani potrebbe andare a processo il ministro della Scuola, dei Trasporti o del Lavoro", osserva.

Caso Gregoretti, le accuse nei confronti di Salvini

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Il sostegno del centrodestra a Salvini Di certo il leader della Lega non ha dimenticato il "tradimento" degli ex alleati 5 Stelle che un anno prima, per il caso simile dei migranti a bordo della nave Diciotti, lo "salvarono" in Senato negando l'autorizzazione a procedere. "Gli altri cambiano idea nel nome della poltrona? Peggio per loro". Resta invece il sostegno da parte del centrodestra: sia la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sia il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani sono in Sicilia per stare vicino a Salvini, anche se non sono intervenuti dal palco al porto.

"E' un nostro solido alleato - ha fatto sapere la Meloni -. Ma ci siamo anche e soprattutto per difendere un principio sacrosanto: un ministro che fa quello che la maggioranza degli italiani gli ha chiesto di fare, non può essere processato per questo".

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