IL FUTURO CENTRODESTRA

Salvini chiude la saracinesca su Parisi: "No alleanze marmellata"

Il leader della Lega: "Mai con Alfano, Verdini, Passera". Replica Alfano: "Se lui dice no è positivo"

28 Lug 2016 - 18:56

E' un no secco quello che Matteo Salvini ha espresso nei confronti di Stefano Parisi, scelto da Berlusconi come possibile leader del Centrodestra. "Se l'investitura di Parisi a un ruolo di leadership nel centrodestra significa la riproposizione di un'alleanza fritto misto e marmellata allora non sarà possibile nessun accordo", ha detto Salvini.

"Qesto il punto, la riproposizione di vecchie alleanza non basate su prese di posizioni comuni sui temi come immigrazione e politica estera sono considerate dalla leadership del Carroccio perdenti. "Il discrimine non è tra moderati ed estremisti o populisti. Ma tra i servi e gli uomini liberi. E i servi in questo momento sono sia la destra sia la sinistra".

"E' interessante pensare al centrodestra che verrà - ha detto Salvini, intervistato da Radio Padania - Stefano Parisi l'ho sostenuto come candidato sindaco di Milano. Il sindaco deve fare funzionare strade, metropolitane, le scuole. Altro paio di maniche è riproporre a livello nazionale un'alleanza, un fritto misto, una marmellata che ha già dimostrato di non funzionare". Quindi, ha avvertito Salvini, "se qualcuno pensa di coinvolgere me o la Lega a in un'alleanza che comprende gli Alfano, i Verdini, i Passera, gli Albertini, i Cicchitto, i Tosi, ha sbagliato a capire. Io preferisco di fare una battaglia con chi ci sta".

Il futuro della Lega - Per la Lega conteranno quindi, per le future scelte strategiche di alleanza, le prese di posizione sulla politica internazionale. "Siccome è dall'Europa che arrivano le buone o le cattive notizie, più spesso le cattive - ha detto Salvini - il discrimine della posizione a livello internazionale sarà fondamentale: chi sostiene la Merkel o difende a spada tratta l'euro o tifa Clinton alle elezioni americane non potrà essere alleato della Lega".

Alfano coglie la palla al balzo - "Questo è un problema che riguarda Forza Italia e la Lega. Ma dal mio punto di vista è una dichiarazione positiva, che agevola il progetto che consiste in un'aggregazione moderata che tenga la Lega e Casapound a destra". Lo ha detto il leader di Ap-Ncd Angelino Alfano conversando con i cronisti al Senato. E l'aggregazione a cui sta pensando dovrebbe avere la forza di "richiamare a sè quel popolo moderato che in parte ha votato per il M5S e in parte non ha votato". "Se nascesse un'aggregazione del genere - osserva - i 6-7 punti, che da FI sono andati alla Lega, tornerebbero indietro in presenza di un progetto moderato". Ma sulla posizione di Parisi quale leader Alfano precisa: "La mia stima per Parisi è nota. Ora è una vicenda interna a Forza Italia, ma se dovesse evolvere nella direzione di un progetto più ampio consiglierei a Stefano Parisi di sottoporsi a un metodo democratico perché le designazioni unilaterali sono revocabili unilateralmente, mentre le designazioni della base si consolidano in un voto che nessuno può più revocare".

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