Il leader della Lega apre uno spiraglio alle modifiche dei numeri della Manovra, ma tiene il punto su quota 100: "Nessuno slittamento"
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Il 2,4% del rapporto deficit/Pil scritto nell Manovra è intoccabile? Il vicepremier Matteo Salvini, intervistato dall'agenzia Adnkronos, ritene che "nessuno sia attaccato a quello, se c'è una Manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2% o il 2,6%. Non è un problema di decimali, ma di serietà e concretezza". Salvini ha però escluso che, per ridurre il deficit, slitti l'entrata in vigore di quota 100, che permette il superamento della Fornero.
"Il Parlamento è sovrano - aggiunge Salvini -. C'è una Manovra che viene giudicata e bocciata ancor prima che il Parlamento l'approvi. Siccome siamo una repubblica parlamentare, se il Parlamento apporterà modifiche, miglioramenti, cambiamenti, su quello nessuno potrà dir nulla. Sarebbe auspicabile che, prima di promuovere o bocciare, si aspettasse la manovra come il Parlamento, che rappresenta gli italiani, l'approverà, e so che in Parlamento ci sono tante proposte, emendamenti, suggerimenti. Mi auguro che da Bruxelles non arrivi nessuna scelta prima che il Parlamento approvi la Manovra".
"Se ci saranno fondi maggiori a sostegno delle imprese che arriveranno da altre voci ci muoviamo in quella direzione, o penso ai territori colpiti da maltempo: non è che me lo deve chiedere l'Europa di spostare dei fondi dalla spesa corrente alla messa in sicurezza del territorio. Se il Parlamento lo chiede, mi sembra una richiesta legittima", prosegue.
Per Salvini il governo andrà avanti senza rimpasti. "Ho un impegno preso con l'Italia, gli italiani e i 5 Stelle e quell'impegno mantengo, a prescindere da vittorie, sconfitte o sondaggi", assicura Salvini.
Fonti Lega: "Pronti a ritoccare i decimali" - Intanto anche fonti della Lega confermano che il governo, pur non volendo cambiare i fondamenti della Manovra, è disposto a lavorare sui decimali: "Se dagli studi e dagli approfondimenti in corso dal governo emerge la possibilità di ritoccare qualche decimale non sarà un problema. L'importante è confermare le riforme su pensione, lavoro e aiuti alle imprese".
M5s: "Non difenderemo i numerini ma i cittadini" "Il Presidente Conte ha tutto il nostro sostegno. Come abbiamo sempre detto il tema non è il muro contro muro sul deficit, su cui c'è sempre stato pieno dialogo. Non difenderemo i numerini ma i cittadini. È essenziale che gli italiani possano trovare lavoro grazie al Reddito di cittadinanza e possano andare in pensione con quota 100. Queste misure e la platea individuata restano uguali". E' quanto si apprende da fonti del M5S dopo la cena tra il premier Conte e il presidente della commissione Ue Juncker.